Caffè, Berrino cita gli studi: quali sono i benefici se si beve una tazzina in più

Il caffè fa male al cuore? Ni.
Il dottor Franco Berrino, in un nuovo articolo per il Corriere della Sera risponde così a questa domanda.
«A giudicare dalla tachicardia di cui soffriamo quando beviamo troppi caffè si direbbe di sì, ma in realtà no, anzi ni. La tachicardia da caffè è dovuta al fatto che la caffeina aumenta la produzione degli ormoni surrenalici, quelli dello stress», spiega l’epidemiologo.
Berrino prosegue cita poi i risultati di una ricerca epidemiologica appena pubblicata dai quali emerge che «bere caffè non causa aritmie cardiache pericolose, cosa che invece era fortemente sospettata».
«si sospettava in particolare che aumentasse il rischio di fibrillazione atriale. Ogni tazza di caffè in più al giorno, invece, pare ridurre il rischio di aritmie, compresa la fibrillazione atriale, del 3 per cento», spiega il medico.
Berrino cita anche una meta-analisi recente i cui risultati dicono chiaramente che «chi beve caffè si ammala meno di ictus cerebrale, in particolare di ictus trombotico, una complicazione frequente della fibrillazione atriale».
Non solo: «Una meta-analisi di dieci studi prospettici riscontra inoltre una riduzione del rischio di ipertensione, un’altra causa importante di ictus cerebrale: 2 per cento in meno per ogni tazza in più», fa sapere il medico, che ricorda: «Il progetto EPIC, che segue 500.000 persone in dieci Paesi europei, aveva già mostrato chiaramente che chi beve caffè muore meno: si riducono soprattutto le morti per malattie dell’apparato digerente e per le malattie cardiovascolari».