Balzanelli (Sis 118): «Troppi casi del tutto simili a Covid ma senza che il virus emerga dal tampone»

“Ecco perché parlo di casi di Covid-like: sono del tutto simili a Covid ma senza che il virus emerga dal tampone, talvolta lo scoviamo solo nel liquido del lavaggio bronco-alveolare”.
Lo ha affermato Mario Balzanelli, presidente nazionale della Sis 118, all’Adnkronos Salute.
“In queste settimane post lockdown a Taranto abbiamo visto sempre meno pazienti positivi, invece questi casi simil-Covid sono aumentati, e sono tutti uguali. Un popolo che sfugge alle classifiche ma che, dal pinto di vista clinico, è identico ai casi Covid. Mi diranno che non tutte le polmoniti interstiziali sono legate al coronavirus, ma in questo periodo fanno scattare un allarme. Allarme che ha portato gli specialisti a cercare il virus più in profondità, trovandolo talvolta nel liquido del lavaggio broncoalveolare”.
“Nella nostra esperienza, circa il 50% dei pazienti pervenuti alla nostra valutazione con sintomatologia acuta, anche sfumata, di febbricola o di infezione respiratoria (minore o maggiore) presenta quadro combinato di insufficienza respiratoria acuta, negatività all’esame del tampone, riscontro laboratoristico (neutrofilia, linfocitopenia, livelli elevati di interleukina 6, livelli bassissimi, o quasi inesistenti, di vitamina D) e soprattutto radiologico alla Tc del torace (polmonite interstiziale o interstizio-alveolare) altamente suggestivo di Covid-19”, ha spiegato l’esperto.
“Intanto sull’elevata percentuale di possibili falsi negativi in soggetti oligosintomatici o francamente sintomatici (nella nostra esperienza una percentuale del 50%) – ha sottolineato Balzanelli – quesiti che l’esame broncoscopico può, come sottolineato dalle linee guida della Società Italiana di Pneumologia, contribuire in modo determinante a chiarire, anche precocemente”.
Ci si chiederà “quale sia la reale espressività clinica dei pazienti affetti da Covid-19, e si impongono contesti di gestione ospedaliera e di accesso alle cure specifiche dedicati in aree protette Covid-19 che, a nostro parere devono trovare il loro autentico ‘punto di forza’ in una precoce valutazione clinica esperta, effettuata sin dalle fasi più precoci di comparsa della sintomatologia, per via telefonica, dalle Centrali operative 118”, ha concluso Balzanelli.