Fase 2, Piero Angela: «Temo questa “apertura dei cancelli”, anche se molto graduale. Io continuerò a essere prudente e a non uscire»

“Io continuerò a essere prudente e a non uscire. Però penso che verranno qui i miei nipoti e sarà un momento importante: è tanto tempo che non ci vediamo e non era mai successo prima, perché abitiamo vicino”.
Queste le parole del divulgatore scientifico Piero Angela, in un’intervista al Corriere della Sera, in riferimento alla ‘fase 2’.
Sto «Bene, sono un tipo paziente, non ho sofferto la prigione. Quando mi hanno proibito di uscire di casa, io ho obbedito. Però ho un balcone soleggiato e ogni tanto sono andato lì a prendere un po’ di sole».«Ogni giorno cammino avanti e indietro per tutta la lunghezza dell’appartamento. E faccio le flessioni sulle gambe. Avevo un fisioterapista che naturalmente ha smesso di venire. Sono un ultranovantenne che ha problemi con le ossa e soffro di ernia del disco da quando avevo 25 anni», ha aggiunto il giornalista.
Riguardo al comportamento degli italiani in lockdown, il giornalista ha dichiarato che «gli italiani sono indisciplinati per natura, in questa occasione si sono spaventati, quindi hanno obbedito alle regole». «Io continuerò a essere prudente e a non uscire. Però penso che verranno qui i miei nipoti e sarà un momento importante: è tanto tempo che non ci vediamo e non era mai successo prima, perché abitiamo vicino».
«Temo questa “apertura dei cancelli”, anche se molto graduale. L’influenza di stagione ogni anno in Italia colpisce mediamente 5-6 milioni di persone, con cinquemila decessi. Il nostro organismo è predisposto con le difese immunitarie, e basta stare a letto per guarire. Adesso, invece, non siamo preparati. Se si guardano i contagiati ufficiali il numero è ancora basso, ma la mortalità è molto più alta rispetto alla normale influenza. Dobbiamo stare attenti finché non ci sarà il vaccino».
In merito ai no-vax, il conduttore televisivo ha affermato: «Ognuno si regola come vuole, però il mio lavoro, anche con il Cicap, è di dare una informazione corretta. Poi, ognuno è libero di buttarsi dalla finestra, purché sappia che non è una cosa che migliora la salute!».