Il virologo Silvestri: «La mia proiezione personale è che si arrivi a zero ricoveri in terapia intensiva per Covid-19 entro il 31 maggio»

“La ritirata del virus continua”.
Così lo scienziato italiano docente di virologia alla Emory University di Atlanta, Guido Silvestri, nel suo quotidiano post su Facebook ‘pillole di ottimismo’.
“La mia proiezione personale è che si arrivi a zero ricoveri in terapia intensiva per Covid-19 entro il 31 maggio’, ha aggiunto l’esperto.
“I ricoveri in terapia intensiva per Covid-19 in Italia continuano a calare per il sedicesimo giorno consecutivo. Adesso siamo arrivati a 1.863, da un picco di 4.068 registrato il 4 aprile scorso, con un calo ieri di altre 93 unità. Continuano a calare anche i ricoveri ospedalieri totali, che ieri sono scesi di 630 unità: siamo a 19.723, per la prima volta dal 23 marzo sotto la simbolica quota 20.000. Insomma, la ritirata di Sars-Cov-2 in Italia continua costante”.
Per quanto riguarda la connessione tra coronavirus e sindrome di Kavasaki nei bambini, il virologo ha dichiarato: “Non ho motivi di dubitare di queste segnalazioni sicuramente interessanti e non sorprendenti considerando le note lesioni vascolari causate da Sars-CoV-2”, afferma Silvestri, che invita a “mettere comunque le cose nella giusta prospettiva” – e ancora – “Finora, negli Usa, ci sono state nell’anno 2020 un totale di 3.593 morti di bambini sotto 1 anno di età, di cui 4 (0,11%) causate da Covid-19; un totale di 701 morti in bambini da 1 a 4 anni di cui 2 (0,28%) causate da Covid-19, e 1.036 morti in bambini da 5 a 14 anni di cui 2 (0,19%) causate da Covid-19. In totale, in America sono morti nel 2020 5.330 bambini sotto i 14 anni, di cui 8 (0,15%) per Covid-19 e 5.322 per altre cause (nell’ordine incidenti stradali, incidenti domestici, neoplasie, omicidi, avvelenamenti, annegamento, malattie congenite, malattie cardiovascolari, infezioni e incidenti sul lavoro). Nessuno di questi 8 bambini era senza patologie pregresse. La morte di ogni bambino sotto i 14 anni è un’enorme tragedia e questo vale sia per lo 0,15% di morti causate da Covid-19 che per il restante 99,85%”, ha concluso Silvestri.