Coronavirus, Conte: «Se torneranno i contagi interverremo in modo mirato chiudendo il rubinetto»

«Il rischio di un contagio di ritorno è molto concreto. Questa è la ragione che ci spinge ad un allentamento di misure ma con prudenza. Avvieremo il metodo dei rubinetti, una sorta di algoritmo matematico che ci consentirà di tenere sempre sotto controllo l’andamento del virus, e se ci saranno ritorni potremo intervenire in modo mirato chiudendo il rubinetto».
Lo ha detto Giuseppe Conte al termine dell’incontro in prefettura a Lodi.
«Abbiamo visto in altri Paesi cosa significa cambiare strategia», ha osservato il premier, che ha ringraziato i medici degli ospedali di Lodi e Codogno «per il lavoro egregio e significativo che hanno fatto, questo è il primo avamposto che si è confrontato col focolaio».
Conte ha detto di avere manifestato ai sanitari «il ringraziamento e l’orgoglio» nei loro confronti «da parte dell’intera comunità nazionale».
«Ci hanno reso orgogliosi – ha spiegato il premier – hanno fatto un lavoro grandissimo e hanno acquisito una grande competenza su un virus che, per molti aspetti, resta ancora un nemico sconosciuto. Le loro best practices vengono studiate anche all’estero».
«Non possiamo obbligare nessuno a scaricare la app», ha fatto sapere Conte precisando che la Fase 2 prevede «un approccio anche più scientifico sul tracciamento dei contatti» attraverso la app ‘Immuni’, applicazione che sarà su «base volontaria», in quanto «non possiamo obbligare nessuno a scaricarla».
Quanto alle banche, Conte ha detto: «Stiamo monitorando la risposta del mondo bancario al decreto liquidità. Abbiamo predisposto tutto e molte banche si stanno adoperando per assecondare la filosofia di questo decreto. Chiedo uno sforzo al mondo bancario. Cercate di liberare queste risorse, fatelo, è un atto d’amore. Se avete dei problemi ditecelo che interveniamo. La risposta deve essere ancora più rapida e tempestiva».