Coronavirus, Ricciardi: «Al sole bastano 24° e un tasso di umidità dell’ 80 per cento perché scompaia in due minuti»

«Uno studio presentato il 24 aprile dal sottosegretario alla sicurezza interna Usa alla Casa Bianca mostrerebbe che il virus soffre il caldo umido. Al chiuso, con 24° e 20% di umidità può resistere su una superficie per 18 ore, con 35°e un tasso di umidità dell’ 80% la sua permanenza non supera l’ ora. Se poi si è al sole bastano 24° e lo stesso livello di umidità perché scompaia in due minuti».
Lo ha spiegato Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Speranza ed esperto di sanità pubblica di fama internazionale, in un’intervista a “La Stampa”.
Questo – ha precisato Ricciardi – non significa che quest’estate potremo rilassarci nella lotta al Covid-19 «perché il virus circolerà lo stesso e dovremo continuare a rispettare le regole igieniche e sul distanziamento. Però potremmo conviverci meglio».
Alla domanda se non fosse meglio concentrarsi sul contenimento nei luoghi dove si verificano la maggior parte dei contagi, ovvero Rsa, ospedali e in famiglia, l’esperto ha risposto: «Sugli ospedali si è agito. Ora bisogna farlo in modo deciso nelle Rsa e consentire ai positivi non gravi che non sono nelle condizioni di restare in isolamento a casa di essere accolti in strutture idonee. Detto questo, oltre 100 simulazioni del Comitato scientifico mostrano che riavviare contemporaneamente la mobilità da lavoro e quella sociale avrebbe comportato un aumento esponenziale della curva epidemica. Il Paese chiedeva di poter tornare a produrre. Si è fatta una scelta».
Quanto alla fase 2, Ricciardi ha ribadito che «i pilastri sono sempre quelli del distanziamento e dell’ igiene personale oltre che ambientale. Se vado a trovare i parenti, soprattutto se anziani, devo evitare di toccarli e se non sono sicuro di mantenere sempre il metro di distanziamento meglio tirare su la mascherina chirurgica. Poi lavarsi le mani come si entra in casa. Ma niente assembramenti. In una stanza di 30 metri quadri più di quattro meglio non essere».