L’infettivologo Barchiesi: «Sui bagni in mare sono tranquillo. Io sarei molto più attento al vicino di ombrellone o di lettino»

«In questo momento non abbiamo la sicurezza al 100%, il virus si conosce da poco, ma elementi concreti sì. Per cui possiamo parlare di conclusioni preliminari con sufficienti certezze anche raffrontando le notizie in nostro possesso dall’esperienza dei precedenti Coronavirus, visto che la famiglia è la stessa».
Così il docente associato di Malattie infettive della Facoltà di Medicina della Politecnica, nonchè primario di Malattie Infettive dell’azienda ospedaliera Marche nord di Pesaro, Francesco Barchiesi, riguardo la sopravvivenza in acqua del coronavirus.
«Non è dimostrata la trasmissione del virus per via orofecale», cioè via bocca o ano, così come è impossibile la trasmissione tramite acqua del mare per vari motivi.
«Quello che fa la differenza quando si parla di acqua è la bassa concentrazione del virus in un contesto del genere. Se c’è bassa concentrazione il virus non ha capacità infettante. È di pubblico dominio, al contrario, che sia infettante la vicinanza con un soggetto positivo attraverso la alta concentrazione del virus nelle vie aeree». «Io sarei molto più attento al vicino di ombrellone o di lettino se è portatore o meno», ha affermato l’esperto.
Per quanto riguarda «l’acqua che arriva in mare dopo il ciclo idrico viene sempre trattata con il cloro e la normale disinfezione abbatte la carica virale», ha aggiunto.
«Non è dimostrata – inoltre – la trasmissione attraverso orina o sudore nonostante il rene sia primariamente coinvolto dal virus. Il Covid 19 infatti è una malattia sistemica che coinvolge oltre ai polmoni altri organi principali: fegato, intestino, miocardio e anche il rene».
Quindi «non credo che ci siano dati che dimostrano la possibilità di sopravvivenza del virus in acqua», ha puntualizzato il medico.
«Anche fossero virus interi sono poco concentrati e quindi bisogna tornare sempre al principio della concentrazione». «La salinità dell’acqua garantisce una capacità di disinfezione che come dicevamo prima abbatte la carica virale. Sui bagni in mare sono tranquillo è su tutto il resto che bisognerà continuare a fare grande attenzione e la distanza interpersonale resterà la regola aurea», ha concluso Barchiesi.