Coronavirus, Oms: «Sbaglia chi pensa che il peggio sia alle spalle. Il peggio deve ancora venire»

«Sbaglia chi pensa che il peggio sia alle spalle. Il peggio deve ancora venire»
Lo ha dichiarato il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus in conferenza stampa ieri a Ginevra.
«Accogliamo con favore lo sviluppo di test per lo studio degli anticorpi» al Coronvirus «che aiutano a tracciare la diffusione del virus nella popolazione. I dati preliminari che abbiamo raccolto segnalano che una percentuale relativamente piccola possiede gli anticorpi, anche nelle zone più colpite dall’epidemia», ha detto ancora Ghebreyesus.
«Mentre i test sugli anticorpi sono importanti per sapere chi è stato infettato – ha ricordato il direttore dell’Oms – i test che rilevano il virus sono uno strumento fondamentale per la ricerca, la diagnosi, l’isolamento e il trattamento di casi attivi”. Ghebreyesus ha infine annunciato che sono stati “identificati e validati 5 test che possono essere prodotti in grandi quantità»
«Vogliamo ribadire che allentare le restrizioni non rappresenta la fine dell’epidemia in nessun paese. La fine dell’epidemia richiederà uno sforzo costante da parte di individui, comunità e governi per continuare a reprimere e controllare il virus», ha aggiunto Ghebreyesus. «I cosiddetti lockdown – ha spiegato – possono aiutare a smorzare l’epidemia, ma non possono farcela da soli. I Paesi devono ora assicurarsi di poter rilevare, testare, isolare e curare ogni caso e rintracciare ogni contatto».