Coronavirus, Burioni: «Vediamo meno morti e meno ricoveri. È una notizia ottima. Dobbiamo cominciare a pensare alla Fase 2»

«Abbiamo due settimane. Dobbiamo cominciare a pensare alla Fase 2, ci dobbiamo preparare con mascherine, test sierologici e test per la ricerca del virus. E serve l’isolamento, bisogna pensare a strategie che ci consentano di bloccare sul nascere eventuali nuovi focolai. Ha funzionato molto bene il distanziamento sociale ma le persone si sono contagiate nelle loro case. Dobbiamo bloccare sul nascere altri focolai. Abbiamo due settimane e vediamo di non sprecarle».
Così il virologo Roberto Burioni parlando durante la puntata di domenica di Che tempo che fa a proposito della Fase 2 che dovrebbe partire il 4 maggio.
«Le cose stanno migliorando, vediamo meno morti e meno ricoveri. Soprattutto, vediamo un dato, forse il più oggettivo: i ricoveri in terapia intensiva che stanno scendendo. E’ una notizia ottima», ha spiegato il virologo.
«Non abbiamo però dati certi sull’incidenza di questa malattia. Non sappiamo quanti sono i contagiati. Se uno comincia una dieta, deve sapere quanto pesa e deve avere una bilancia tarata. Noi dobbiamo sapere qual è la situazione per poter intervenire in caso di peggioramenti. La nostra reazione all’epidemia è stata lenta. Per la Fase 2 non possiamo permetterci di farci prendere di sorpresa, non sarebbe perdonabile», ha detto ancora l’esperto.
«La mortalità sarà valutata tra le persone che hanno contratto il coronavirus -ha continuato il virologo – e quelli che indirettamente sono stati danneggiati dal sovraffollamento delle strutture ospedaliere. Noi siamo stati presi alla sprovvista dal virus, c’era ma non era stato riconosciuto».