Lopalco: «La corsa del coronavirus rallenta, ma stiamo seduti su una polveriera e basta accendere la miccia e la polveriera scoppia»

«Sicuramente quello cui stiamo assistendo è un rallentamento nella corsa del virus. Però le catene di contagio sono aperte. Stiamo seduti su una polveriera e basta accendere la miccia e la polveriera scoppia. E’ giusto avere un moderato ottimismo e vedere la famosa luce in fondo al tunnel però, stiamo attenti, questo non significa che possiamo uscire di casa e far finta che nulla sia successo».
Così Pierluigi Lopalco, ordinario di Igiene all’Università di Pisa e responsabile del coordinamento regionale emergenze epidemiologiche dell’Agenzia regionale strategica per la salute e il sociale della Regione Puglia, intervenendo ai microfoni di Radio 24, a proposito del raggiungimento del picco di casi di positività al Covid-19.
«Su cosa intendiamo per picco dovremmo rivolgerci ai dizionari. La curva epidemica sta rallentando – ha spiegato Lopalco – ciò significa che ogni giorno si notifica un alto numero di casi ma leggermente inferiori a quelli del giorno precedente. Dal punto di vista strettamente epidemiologico è un buon segno».
«Però attenzione, perché i casi che si registrano sono ancora tantissimi, quindi le catene di contagio sono ancora aperte, c’è ancora in giro tanta gente infetta che sta infettando gli altri e tutti questi altri a loro volta possono infettare altri ancora», ha aggiunto.