Coronavirus, perché così tanti morti in Italia? l’anestesista Gattinoni: «Nessuno ha la spiegazione. Si possono solo fare ipotesi»

Perché una così grande differenza di mortalità tra Italia e Germania per coronavirus?
Lo ha domandato il quotidiano “Il Tempo” al professore emerito dell’Università di Göttingen Luciano Gattinoni (anestesista rianimatore), che ha risposto:
«La spiegazione non ce l’ha nessuno. Si possono fare solamente delle ipotesi, anche perché tutti i dati che abbiamo non sono perfetti. Per sapere esattamente di cosa parliamo non è tanto il dato della mortalità in genere ma bisognerebbe sapere quanti e quale è la mortalità dei pazienti che sono stati ricoverati, quanti di questi pazienti sono stati trasferiti in terapia intensiva, come è la mortalità di quelli in terapia intensiva e la mortalità di quelli fuori. Questi sarebbero i dati certi. Il resto della mortalità dipende dal denominatore perché il numero che danno dei contagiati è abbastanza ridicolo. Perché probabilmente i contagiati sono 5, 10, 15 volte tanto».
Quanto ai dati globali dell’Italia, l’esperto ha osservato: « A me piacerebbe sapere quant’è la mortalità di quelli ricoverati in ospedale, divisa tra quelli in terapia intensiva e quelli fuori dalla terapia intensiva. Dopodiché la spiegazione, il virus più cattivo, le differenze di razza, le differenze varie non credo che siano molto verosimili ma questa è una mia opinione perché tutto è possibile. La impressione che ho io, che è lontana da essere certezza o verità, è che la Germania non ha avuto ancora, e mi auguro che non lo abbia mai, l’iper afflusso di malati che abbiamo avuto in Italia in ospedale».