Coronavirus, Gabanelli: «Come funziona l’arma tecnologica per arginare il virus»

“Perché ora che dovremmo usare tutta la tecnologia che abbiamo non lo stiamo facendo?”.
Se lo chiede la giornalista Milena Gabanelli nell’ultimo episodio della sua rubrica “Dataroom” per Il Corriere della Sera.
“Per vincere la sfida a questo virus subdolo bisogna partire dalle indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità: «Trova il contagiato, isolalo, testalo, tratta ogni caso e traccia ogni contatto». Per fare questo rapidamente le autorità possono chiedere agli operatori mobili di mettere a disposizione i dati in loro possesso, tecnologie efficienti per controllare il rispetto del distanziamento sociale su larga scala, con risparmio di risorse umane delle forze dell’ordine e canali di comunicazione con i cittadini. Tutti i cellulari sono «agganciati» alle celle”, spiega Gabanelli.
“In un documento, già sul tavolo del governo e dell’Istituto Superiore di Sanità,” prosegue la giornalista “un gruppo di economisti e scienziati dei dati, tra cui Carlo Alberto Carnevale Maffè della Bocconi ed Alfonso Fuggetta del Politecnico di Milano, ha proposto di replicare il modello Corea. Il team di specialisti di SoftMining, una spin-off dell’Università di Salerno, ha sviluppato un’app denominata «SM_Covid19» in grado di valutare il rischio di trasmissione del virus attraverso il monitoraggio di chiunque sia positivo”.