Strabismo, dagli esercizi oculari all’intervento chirurgico: ecco come correggerlo

Lo strabismo è una malattia molto diffusa. Può colpire un solo occhio o entrambi e secondo il sito Humanitas riguarda almeno il 4-5 % della popolazione.
“Lo strabismo può essere ereditario o secondario ad anomalie oculari”, spiega in un’intervista a Fortesano.it il dottor Vincenzo Scorcia, esperto in oftalmologia. Scorcia ritiene che sia meglio intervenire il prima possibile, in particolare nei bambini, per riuscire a correggere con successo il difetto.
Dottor Scorcia, ci spiega cosa è lo strabismo?
“Lo strabismo è una patologia caratterizzata dal mancato allineamento degli assi visivi di uno o di entrambi gli occhi.
Ciò comporta l’insorgenza di percezioni sensoriali alterate con perdita della visione binoculare che normalmente permette di percepire come uniche le immagini provenienti dai due occhi. La deviazione oculare può essere evidente sempre, nello strabismo manifesto (o eterotropia), o solo in particolari condizioni nello strabismo latente (o eteroforia).
In base, invece, alla direzione in cui guarda l’occhio deviato distinguiamo:
– Lo strabismo convergente (o esotropia) se l’occhio è deviato verso l’interno;
– Lo strabismo divergente (o exotropia) se l’occhio è deviato verso l’esterno;
– Lo strabismo verticale se l’occhio è deviato verso l’alto (ipertropia) o verso il basso (ipotropia)”.
Da cosa dipende?
“Lo strabismo può essere ereditario o dovuto ad anomalie oculari.
Le cause variano in funzione dell’età di insorgenza. Nei bambini, solitamente, dipende da difetti della vista (vizi di refrazione elevati o anisometropie) o da un alterato equilibrio dei muscoli (oculomotori) che controllano la posizione degli occhi.
Altre cause più rare comprendono: ptosi palpebrale, cataratta, retinoblastoma (tumore dell’occhio tipico dell’età infantile), malattie neurologiche quali paralisi cerebrale, meningite, encefalite e difetti dei nervi cranici.
Negli adulti invece lo strabismo può dipendere da patologie metaboliche, come il diabete, oppure da malattie infettive, degenerative del sistema nervoso centrale, vascolari e da traumi cranici”.
Come si corregge lo strabismo?
“Le opzioni terapeutiche sono diverse. Sono finalizzate, prima di tutto, a ripristinare una buona qualità visiva e secondariamente ad allineare correttamente gli occhi. Esse variano in base alle cause e alle caratteristiche dello strabismo e comprendendo:
– Bendaggio o instillazione di atropina nell’occhio ‘sano’ nel caso di ‘occhio pigro’, per incoraggiare l’uso dell’occhio deviato.
– Correzione totale del difetto visivo con occhiali, da portare a permanenza, o con lenti a contatto.
– Esercizi oculari ortottici che possono essere utili per migliorare la funzionalità dei muscoli oculari e per correggere i deficit di convergenza.
– Qualora la terapia medica non fosse sufficiente a ripristinare il normale allineamento degli occhi, si può ricorrere alla chirurgia indebolendo (intervento di recessione) o rinforzando (intervento di resezione) i muscoli oculari responsabili, oppure modificandone il sito di inserzione (intervento di trasposizione).
Quando lo strabismo insorge in età adulta, in seguito a patologie sistemiche, bisogna innanzitutto curare la causa scatenante, e se ciò non fosse sufficiente, ricorrere anche in questo caso all’intervento chirurgico”.
Nei bambini quando è meglio intervenire?
“Il trattamento medico deve essere instaurato il più precocemente possibile. L’intervento chirurgico, invece, varia da caso a caso. Di solito non viene fatto prima del terzo anno di età”.
Quali sono i rischi se non si interviene?
“Se non si interviene tempestivamente nella correzione dello strabismo in età infantile è possibile che possa instaurarsi ‘l’occhio pigro’ (ambliopia).
Infatti, l’occhio deviato invia a quello sano, a livello retinico, un’immagine diversa. Così il cervello, per evitare una visione doppia o confusa, tende a sopprimere l’immagine proveniente dall’occhio strabico, che quindi perderà parte della sua capacità visiva”.