«Un individuo su 5 è affetto da fegato grasso»: ecco le abitudini che aiutano a preservarne la salute

“Una persona su cinque è affetta da fegato grasso. Questo rappresenta un campanello d’allarme”.
Ad affermarlo è Luca Valenti, medico internista e professore associato di Medicina Interna, all’Università degli Studi di Milano, in un’intervista a Fortesano.it.
“Questo segnala, nella maggior parte dei casi, la sindrome metabolica”, continua.
Il fegato fa parte degli organi che svolgono più funzioni, per questo la sua salute è fondamentale per garantire il benessere del nostro organismo.
Sono diverse le complicazioni legate alle patologie del fegato. E, nei casi più estremi il fegato grasso predispone la persona che ne è affetta a cirrosi e tumori.
L’importanza della salute del fegato– “Il fegato ha un ruolo molto importante nel regolare il metabolismo dei grassi e degli zuccheri”, spiega Valenti.
Le patologie che interessano l’organo sono diverse e possono esporre a vari rischi. “Per esempio considerando la sindrome metabolica, con l’eccessivo apporto di nutrienti in rapporto al consumo, il fegato ‘ingrassa’ ancora prima di noi: è la cosiddetta ‘steatosi epatica‘ o ‘fegato grasso'”, dice l’esperto.
Dal punto di vista della prevenzione, sono importanti i controlli e le visite mediche. “Si può osservare dall’ecografia dell’addome – per esempio – un ‘fegato iper-riflettente’. Oppure tramite altri esami non invasivi è possibile valutare il danno epatico come il fibroscan (apparecchio simile a un ecografo che attraverso una sonda invia al fegato delle onde elastiche ndr. )”.
L’esperto fa sapere che il fegato grasso è la causa più comune di aumento degli esami epatici (transaminasi e GGT). E se non si interviene può determinare complicanze importanti. “Nei casi più severi può portare anche all’infiammazione del fegato (‘steatoepatite‘) che nel tempo può evolvere in cirrosi e tumore dell’organo”.
Le abitudini che aiutano a preservare la salute del fegato – Per garantire una buona salute del fegato “i consigli sono gli stessi dati per la sindrome metabolica“, dice il dottore.
“Sono due facce della stessa medaglia, dunque è meglio ridurre il consumo di alcolici, per esempio. Per chi ha la steatosi è importantissimo fare attenzione al consumo di vino, birra e superalcolici perchè possono causare un peggioramento della patologia.
L’ideale sarebbe di bere al massimo due drink al giorno per gli uomini e 1 per le donne”, spiega.
“Tuttavia gli alcolici dovrebbero essere sospesi del tutto se i valori degli esami epatici aumentano o se c’è steatoepatite“, conclude Valenti.