Celiachia, i consigli dell’esperto: «Gravi rischi se non si rispetta la dieta»

Si sente spesso parlare di intolleranza al glutine e di celiachia.
Non tutti lo sanno ma si tratta di una vera e propria patologia che se trascurata può avere delle conseguenze molto gravi.
“Una persona celiaca non a dieta svilupperà numerose condizioni patologiche legate al malassorbimento e nei casi più gravi il linfoma”.
Lo fa sapere in un’intervista a Fortesano.it dottor Lorenzo Bertani, medico chirurgo specialista in Gastroenterologia, www.lorenzobertani.it.
Cosa è la celiachia?
“La celiachia è una malattia immunomediata di cui non si conosce la causa. Di certo si sa che in un soggetto geneticamente predisposto si osserva una reazione immunitaria verso alcune componenti del glutine, con la produzione di anticorpi IgA che determinano un’infiammazione cronica dell’intestino tenue.
Con il passare del tempo, l’infiammazione determina la distruzione dei villi intestinali con conseguente malassorbimento degli alimenti. Nei casi che non vengono trattati con l’adeguata dieta aglutinata, l’infiammazione cronica può esitare nello sviluppo di un linfoma gastrointestinale”.
Quali sono gli individui più soggetti a questa patologia?
“Solitamente la celiachia compare in età giovane adulta (tra i 20 e i 30 anni), ma può comparire in tutte le età.
Negli ultimi anni si sta assistendo ad un abbassamento progressivo dell’età di insorgenza, in parte dovuto anche al miglioramento della conoscenza di questa patologia da parte della classe medica”.
Quali sono i sintomi?
“I sintomi sono variabilissimi: quello più tipico è la diarrea, spesso associata a dolori addominali crampiformi e/o a meteorismo.
Molto frequenti sono anche la perdita di peso, la stanchezza e i ritardi nella crescita (nei bambini).
Più rari, ma non infrequenti, sono i sintomi più atipici, come la cefalea, la nausea, il rialzo delle transaminasi”.
Differenza tra celiachia e intolleranza al lattosio.
“La celiachia è una malattia immunomediata.
L’intolleranza al lattosio è il deficit di un enzima che normalmente si trova nell’intestino (la lattasi), che è responsabile della digestione di questo zucchero.
Sono due condizioni completamente diverse soprattutto nella prognosi: il paziente con intolleranza al lattosio che continua ad assumerlo al massimo avrà una diarrea cronica, certamente invalidante, ma non rischiosa per la sua salute.
Invece, il celiaco non a dieta svilupperà numerose condizioni patologiche legate al malassorbimento e nei casi più gravi il linfoma”.
Quali sono i rimedi contro la celiachia?
“La celiachia è una malattia cronica che ha il grande vantaggio di avere una terapia certa. Il celiaco che assume una dieta totalmente priva di glutine è equiparabile ad un soggetto sano”.
Cosa si può fare dal punto di vista della prevenzione contro la celiachia?
“La cosa più sensata per prevenire la malattia celiaca è fare il test genetico.
Un test negativo ci dà la certezza che il paziente non sarà mai celiaco nel corso della sua vita.
Ad ogni modo, prima di fare qualsiasi valutazione, è necessario parlarne con un gastroenterologo”.