Impacto Training, l’allenamento ad alta intensità di Fabio Inka: «Quello che conta è la qualità»

Non conta la quantità dell’allenamento, ma la qualità.
È uno dei motti di Fabio Inka, preparatore atletico, ideatore di Impacto training. Il suo metodo nato nel 2011 continua a riscuotere grande successo: la pagina Facebook ha oltre 70mila follower ed Impacto Training è diventato sia un canale YouTube che un format tv trasmesso da Fox Sports.
“Non esistono allenamenti giusti o sbagliati”, spiega Inka in un’intervista a Fortesano.it. “Ci sono però alcuni esercizi ad alta intensità e di breve durata che sono più efficaci rispetto ad allenamenti che durano di più”.
Inka ha scritto anche un libro in merito, Impacto Training, dove illustra il suo metodo nei dettagli e smentisce alcuni falsi miti che interessano il mondo del fitness.
Chi è Fabio Inka?
“Sono un preparatore atletico, ho due lauree, una in Comunicazione e l’altra in Scienze Motorie, e mi occupo di allenamento ormai da 20 anni.
Ho iniziato come trainer insegnando varie discipline, dal nuoto all’atletica passando per il tennis.
Nel 2011 c’è stata la svolta. Sono partito in Messico a lavorare nella prima palestra di Madonna (Hard Candy Fitness ndr.), dove sono diventato fitness manager. Poi sono tornato in Italia e ho creato l’Impacto Training”.
Cosa è l’Impacto Training e in cosa consiste?
“Si tratta di una visione dell’allenamento diversa da quelle tradizionali.
L’Impacto Training è una palestra a cielo aperto, in cui ci si allena senza pesi, a corpo libero sostanzialmente. Con un metodo di allenamento che si chiama a High Intensity Interval Training (HIIT).
Sono stato il primo in Italia – e forse l’unico – ad avere una proposta out door (fuori porta ndr.) al 100 per cento e sicuramente anche uno dei primi a portare l’allenamento HIIT nel fitness italiano.
Su questo metodo di allenamento ho anche scritto un libro divulgativo che ha riscosso un ottimo successo. È stato premiato dal Coni nel 2017 come miglior libro nella sezione tecnica. È uno scritto molto rigoroso dove spiego tutti i criteri della HIIT in generale e del mio brand Impacto.
Nel libro sono trattati anche una serie di falsi miti riguardo il fitness, che sono in circolazione da diversi anni. Ci sono molti esempi semplici e delle risposte chiare e univoche a quelle che in genere sono le domande frequenti fatte in palestra”.
In cosa consiste l’allenamento HIIT?
“È un allenamento ad alta intensità. È breve e intenso in cui il fulcro principale è quello di fare un lavoro intermittente: trenta secondi di lavoro e dieci di recupero. In quei trenta secondi di attività si va più veloce di quello che si riuscirebbe a fare con qualcosa di più lungo.
L’HIIT è un mix tra lavoro aerobico e anaerobico.
Andando a più alta intensità si ottengono più benefici, sia durante l’attività che nel post.
Questo succede perché si innesta un meccanismo fisiologico che si chiama after burn effet in cui si continua a bruciare, consumare e tenere alta l’attività metabolica anche nel post allenamento. Si bruciano calorie fino a 48 ore dopo.
Questo permette di svolgere un allenamento più efficace e anche più divertente. Bisogna dire che i risultati sono soggettivi, però, ci sono ricerche scientifiche che dimostrano che un allenamento lungo e continuativo risulta più noioso, mentre di solito uno intermittente viene ‘digerito’ meglio”.
In un recente post sulla sua pagina Facebook scrive: “Se corri non serve a niente”. Quale messaggio vuole dare?
“Il titolo del post è volutamente provocatorio.
Nel contenuto del testo spiego in maniera dettagliata che non esistono allenamenti giusti o sbagliati.
Sono del parere che un allenamento a bassa intensità non è il metodo più efficace per perdere peso. Non è vero, quindi, che la corsa non serve a nulla. È sbagliato dire così, quello che possiamo affermare è invece che la corsa non è l’unico modo per dimagrire.
Ci sono altri metodi più efficaci che nella stessa unità di tempo fanno ottenere più risultati.
L’allenamento HIIT, per esempio, è uno di questi. Attraverso questa tecnica si possono ottenere più risultati nella stessa unità di tempo (fino a otto volte di più), rispetto a quello che si otterrebbe con la corsetta o con una camminata lenta, quindi con tutti gli allenamenti fatti a bassa intensità.
Perché quello che conta è l’intensità dell’esercizio, non la quantità”.