Cani obesi in aumento, l’esperta spiega cosa fare per migliorare la loro salute

Il numero dei cani obesi negli ultimi anni è raddoppiato. Rispetto al 2017 si è registrato un aumento del 50 per cento.
Secondo alcune fonti attualmente in Italia ci sarebbero circa 1.7 milioni di cani in sovrappeso.
A farne le spese, oltre alla loro salute, sono anche i padroni e i veterinari che si trovano costretti a gestire i problemi che ne conseguono.
“Ahimè è vero, io e i miei colleghi veterinari ogni giorno possiamo constatare come vi sia un incremento costante dei casi di sovrappeso sia nella specie canina che in quella felina”, dice in un’intervista a Fortesano.it la veterinaria nutrizionista Guendalina Caratozzolo.
Ma quali sono le cause dell’aumento di obesità secondo lei?
“Le cause sono molteplici. Primo fra tutti la scarsa, o assente, attività fisica che fanno i nostri amici a 4 zampe (padroni sedentari hanno di conseguenza cani sedentari).
Poi credo che dipenda anche da un problema culturale, ovvero noi italiani abbiamo un rapporto particolare con il cibo e quindi che un animale mangi è sinonimo di benessere e anche se quell’animale supera il suo peso ideale il pensiero comune è ‘se tanto mangia starà bene’. Purtroppo però non è così”.
Quali sono i rischi per la salute di un cane obeso?
“Come nell’uomo, anche nel cane l’obesità e il sovrappeso riducono le difese immunitarie esponendo l’animale ad un maggior rischio di contrarre tumori ad esempio (ricordiamoci che il tessuto adiposo non è un tessuto inerte).
Tra le tante malattie che possono insorgere abbiamo ad esempio il diabete, difficoltà deambulatorie in animali con artrosi, un aumentato del rischio di sviluppare ernie vertebrali in razze predisposte (Bassotto, Corgi, Bull dog, ecc) e chi più ne ha più ne metta”.
Cosa si dovrebbe fare per migliorare la tendenza?
“Sicuramente molta della responsabilità è di noi veterinari. Dovremmo essere più bravi nel riuscire a comunicare al proprietario, sin dalla prima visita, l’importanza dell’alimentazione e del mantenimento di un peso ideale, al fine di garantire una migliore qualità di vita ai propri cani.
Quindi dovremmo riuscire a far passare il messaggio che aumentare l’attività fisica giornaliera fa bene a tutti, anche ai proprietari stessi.
Se poi si ha difficoltà a soddisfare questo requisito per mancanza di tempo, esistono strutture come asili per cani o centri cinofili dove poter iscrivere il proprio animale.
Oppure, magari durante la settimana, quando si ha meno tempo, si potrebbe far fare delle attività di socializzazione al proprio animale con gli altri cani, mentre nel weekend sarebbe bene rafforzare il duo cane-padrone e fare delle attività insieme.
Ma la cosa più complicata – secondo me – è riuscire a far ridurre la frequenza di somministrazione fuori pasto sotto forma di premietti (i cosiddetti ‘treats’), che il proprietario elargisce con l’intento di sopperire ad una richiesta di attenzioni del proprio cane.
Anche in questo caso esistono diversi escamotage per sostituire parte dei premi con gratificazioni di natura diversa”.