La dieta del maschio: «Quello che l’uomo deve sapere per mangiare sano e tenersi in forma»

Esistono delle diete diverse per uomo e donna? Sì, secondo la biologa nutrizionista Lucilla Titta, uomo e donna avrebbero esigenze nutrizionali diverse. “Nella mia esperienza gli uomini generalmente hanno bisogno di più indicazioni riguardo ai pasti fuori casa, dalla mensa aziendale alla trattoria, sono infatti meno bravi delle donne a scegliere combinazioni salutari”, afferma in un’intervista a Fortesano.it.
“Si dimenticano più spesso di ordinare della verdura e si lasciano tentare da preparazioni troppo grasse e salate”.
La dieta del maschio – Titta è ricercatrice dell’Istituto Oncologico Europeo di Milano, da oltre dieci anni, e sull’alimentazione dell’uomo ha scritto anche un libro “La dieta del maschio“.
Si tratta di un vero e proprio manuale che spiega tutto quello che ogni uomo deve sapere per mangiare sano e mantenersi in forma. Non solo dal punto di vista estetico, ma anche e soprattutto da quello salutare.
Il libro contiene una vasta scelta di proposte di facile consultazione. Ogni individuo può trovare istruzioni preziose adatte al proprio stile di vita.
Secondo l’esperta l’alimentazione ha un legame molto importante con la salute. Per esempio sovrappeso e obesità sono fattori di rischio per le patologie che ci colpiscono. Titta nel suo libro spiega come si possono abbassare i fattori di rischio che favoriscono patologie invalidanti come diabete, tumori e osteoporosi.
I classici errori – Il manuale della nutrizionista elenca anche una serie di classici errori che riguardano le abitudini alimentari.
Tra le tante pratiche scorrette il consumo di cibi troppo salati, o l’assunzione di molte proteine animali.
Un esempio è caratterizzato anche dall’iniziare a bere alcolici prima di mangiare, soprattutto quando si va in ristorante. “Riguardo l’alcol gli uomini non dovrebbero superare le due unità alcoliche al giorno e le donne una. Per unità alcolica si intende una quantità che corrisponde ad un bicchiere di vino circa”, spiega la dottoressa. “Se si sceglie di bere è meglio senz’altro durante i pasti a stomaco pieno perché in tale modo l’alcol si assorbe più lentamente”.
Sono tutti errori legati a questioni abitudinarie o culturali che secondo Titta possono diventare gravi.