Luce blu da smartphone: «effetti sullo sviluppo cerebrale dei bambini»

La luce blu da smartphone fa male al cervello dei bambini? Secondo uno studio condotto dai ricercatori del Cincinnati Children’s Hospital, pubblicato sulla JAMA Pediatrics, ci sarebbe un’associazione tra l’uso degli schermi digitali e lo sviluppo del cervello dei bimbi.
L’utilizzo dei dispositivi modificherebbe il loro cervello, in particolare avrebbe un’influenza sullo sviluppo del linguaggio e sulla qualità del sonno.
“È una cosa abbastanza nota che la luce blu inibisca la produzione di melatonina. Questa è fondalmentalmente per la qualità del sonno per esempio”, spiega in un’intervista a Fortesano.it Pierluigi Innocenti, neurologo e presidente dell’Associazione Scientifica Italiana per la Ricerca e l’Educazione nella Medicina del Sonno.
“Durante la notte viene prodotto l’ormone della crescita e se uno dorme meno di questo ormone ne viene prodotto in minori quantità”, continua.
Lo studio – La ricerca è stata condotta su 47 bambini e bambine tra 3 e 5 anni. I piccoli sono stati sottoposti a un test che valutava le loro capacità cognitive e a una risonanza magnetica del loro cervello, per stabilire l’integrità della sostanza bianca (la parte che permette il passaggio delle informazioni tra le diverse zone del cervello).
I genitori dei bambini hanno compilato un questionario nel quale indicavano quante ore al giorno i loro figli trascorrevano davanti a uno schermo digitale.
I dati hanno dimostrato che i bambini che passano più tempo davanti ai display luminosi presentano un linguaggio meno espressivo, una minore abilità a dare un nome rapidamente agli oggetti, una più bassa integrità della sostanza bianca. Questo corrisponde a una inferiore funzione del linguaggio e di alfabetizzazione.
“Sconsiglio l’utilizzo dei dispositivi ai bambini fino ai tre anni”, ha affermato l’autore principale dello studio, John Hutton. “In questo modo, almeno, i bimbi arrivano all’asilo con una solida base cerebrale”.
Dottor Innocenti, come spiega questo fenomeno?
“I bambini oggi stanno molto tempo davanti a tablet, smartphone, Play Station, a causa di questo dormono meno. Durante la notte viene prodotto l’ormone della crescita il (Growth hormone), naturalmente se uno dorme meno o non dorme per niente, di questo ormone ne viene prodotto meno.
Questo influisce quindi sia sullo sviluppo fisico che su quello mentale dei bambini che in ogni caso devono dormire molto di più degli adulti, 10 ore al giorno in genere”.
I ricercatori consigliano di evitare l’utilizzo dei dispositivi a bambini sotto tre anni. Cosa ne pensa?
“Sono assolutamente d’accordo. Ovviamente dovrebbe essere così anche per gli adulti. Ma questo è fondamentale soprattutto in una fase di crescita, periodo in cui questi dispositivi andrebbero assolutamente vietati.
Anche noi abbiamo fatto una ricerca che studia il sonno dei bambini in relazione all’uso di smartphone e apparecchi eltettronici in generale.
Abbiamo fatto una ricerca su oltre 800 bambini di terza elementare. È emerso che il 47 per cento di loro dormiva meno del necessario.
Quel tipo di luce a onda blu non solo inibisce la produzione di melatonina, ma richiede anche un’attivazione cerebrale (per esempio di concentrarsi a fare giochi, o rispondere a un messaggio).
Si tratta di un’attività cerebrale che mal si concilia con l’induzione del sonno.
Questi sono due fattori assolutamente negativi.
Il problema deriva dal fatto che ormai è diventata consuetudine comune utilizzare quotidianamente i dispositivi elettronici.
Non c’è una consapevolezza che fanno male.
Quindi se un bimbo sta nella sua stanza e utilizza gli apparecchi fino a tarda sera senza lamentarsi, la famiglia raramente interviene perché lo considera un’abitudine normale”.