Lavaggio delle orecchie. È giusto usare i cotton fioc? I consigli dell’otorino

Ci sono diverse teorie su quale sia il lavaggio delle orecchie più corretto. Molti optano per l’utilizzo dell’acqua ossigenata, altri scelgono i cotton fioc, c’è chi invece usa semplicemente acqua e sapone.
Ma quale è la pratica più corretta?
“Normalmente nel soggetto sano non è necessario pulire le orecchie all’interno del condotto uditivo”. Lo afferma in un’intervista a Fortesano.it Andrea Pistochini, specialista in Otorinolaringoiatra.
Non è così invece per quanto riguarda il padiglione auricolare, che va accuratamente pulito con vari prodotti detergenti.
La pulizia corretta – “Le orecchie a livello interno sono ‘autopulenti'”, spiega il dottore. “Il cerume in benessere viene prodotto in una quantità che non tende ad accumularsi”.
Con questa teoria l’esperto mette in guardia dalle considerazioni scorrette.
“Questo significa che se qualunque informativa consiglia di attuare una buona igiene auricolare periodicamente è solo per vendere un determinato prodotto, giocando sull’atavica volontà delle persone di avere le orecchie pulite”.
Pistochini fa sapere che il cerume prodotto dalle ghiandole ceruminose, di grande utilità, quando risulta essere in eccesso viene automaticamente smaltito dal condotto uditivo che lo porge verso l’esterno. “Non bisogna far altro che rimuovere questo eccesso con le dita, acqua e sapone solo esternamente”.
Per quanto riguarda il padiglione auricolare invece il discoro è diverso. “Questo va accuratamente pulito con i normali detergenti, senza alcun rischio. Occorre porre particolare attenzione alle numerose pieghe dove può accumularsi il sebo e alla piega retroauricolare, se si vogliono evitare fastidiose infezioni della pelle”, continua il dottore.
Cotton fioc, linee guida per il giusto utilizzo – Secondo Pistochini i classici bastoncini cotonati si possono usare, ma bisogna fare attenzione. “L’utilizzo del cotton fioc per quanto riguarda l’orecchio è indicato per la pulizia del padiglione auricolare, non del condotto uditivo esterno”.
Il rischio è quello di favorire l’accumuloe di cerume e non solo. “Tale pratica oltre a favorire l’accumulo di cerume e quindi a creare il classico tappo, espone al rischio di lesioni del condotto uditivo e della membrana timpanica con possibili conseguenze sull’udito e talvolta la necessità di dover ricorrere ad un intervento chirurgico di riparazione”.