Curare le rughe del viso senza chirurgia estetica: «Esistono diversi rimedi»

Curare le rughe o prevenirle anche senza ricorrere alla chirurgia estetica oggi è possibile. Lo assicura la dottoressa Maria Rosa Gaviglio, medico chirurgo specializzato in Dermatologia e Medicina Estetica: “Esistono diverse tecniche, si può partire da iniezioni biostimolanti o biorevitalizzanti fino a trattamenti non invasivi e senza aghi come la radio frequenza”, spiega in un’intervista a Fortesano.it.
Dottoressa, cosa sono le rughe?
“Sono delle vere e proprie pieghe che si creano nella pelle in seguito a una perdita di tono.
Si formano di solito quando ci sono delle componenti muscolari che si avvicinano. Queste garantiscono la mimica facciale e le varie espressioni del viso e così fanno si che si formino le pieghe.
Per esempio, i muscoli della guancia, in corrispondenza dell’incontro con il muscolo orbicolare della bocca, formano la ruga nasogeniena.
Oppure il muscolo orbicolare che si contrae mentre si dicono alcune vocali o consonanti negli anni, con la perdita di tonicità, può dare origine a piccole pieghe e così via”.
Esistono dei modi per prevenire le rughe o per ritardarle?
“Assolutamente sì. Una cura quotidiana e regolare del viso è sicuramente fondamentale.
La pelle ha bisogno di essere nutrita e idratata tutti i giorni.
Intorno all’età di 15-16 anni la pelle ha già un surplus di sostanze e di principi attivi che ne inducono una rigenerazione spontanea quindi non è tanto necessario intervenire con una corretta cura del viso come lo è invece per le età più avanzate.
Quando invece si arriva ai 25-27 anni, comincia a esserci una sorta di invecchiamento della pelle a livello epidermico. Quindi è meglio agire con una cura quotidiana da intensificare ancora di più a 35-38 anni. In questo caso l’invecchiamento a livello epidermico – a seconda delle genetica e delle caratteristiche di ognuno – può arrivare anche a interessare il derma.
È bene detergere correttamente la pelle per rimuovere smog, sudore, sebo in eccesso, polvere e applicare una crema idratante nei primi anni 25-35 anni. Mentre è consigliata una lozione più ricca e nutriente o con un siero per il passaggio 35-38 anni. Infine una crema con siero antiage dalla fase menopausale in poi.
Questo occorre farlo tutti i giorni.
Non è necessario usare tante creme diverse. Basta anche un solo prodotto.
La persona deve capire la propria routine in base alle proprie caratteristiche e applicare il prodotto adatto con regolarità. Questo è più che sufficiente per dare il buon apporto alla pelle”.
Esistono rimedi non chirurgici contro le rughe?
“Ci sono rimedi di vario tipo. Tra quelli ambulatoriali si possono fare iniezioni biostimolanti o biorevitalizzanti che hanno diverse concentrazioni e differenti caratteristiche.
Per esempio alcune tecniche biorevitalizzanti permettono di idratare la pelle con l’iniezione di acido ialuronico, a basso peso molecolare, con qualche amminoacido e qualche vitamina. Questo fa riprendere una pseudo tonicità a ogni singola cellula. Si avrà un effetto tensore maggiore.
Possiamo avere anche una biostimolazione più particolare, un biorimodellamento con il profhilo (un acido ialuronico naturale ndr.), con iniezioni fatte in diversi punti di tensione della pelle.
Questo è il protocollo di trattamento che noi medici usiamo già da molti anni.
Sono migliorati moltissimo anche i prodotti, ora si fanno meno sedute, per esempio una al mese anziché una a settimana”.
Quali sono le tecniche più innovative?
“L’innovazione assoluta per il contrasto dell’invecchiamento della pelle è rappresentato dalla terapia biofotonica kleresca.
Si tratta di una luce LED (blu fredda) che colpisce un gel applicato su tutto il viso.
Non parlo solo di guance o piccoli punti precisi, ma si prende tutto il viso compreso lo zigomo, il contorno occhi, la mandibola, la parte in prossimità del mento – che tende a cedere – e così via.
La luce LED attraversando il gel cromoforo si trasforma in luce fluorescente e stimola le fibre di collagene. In questo modo si può avere una stimolazione fino al 400 per cento in più di fibrille di collagene, con un’azione senza aghi e senza ematomi.
La seduta dura 9 minuti, non c’è nessun effetto collaterale, ma si ha un’azione antinvecchiamento su tutto il viso, non solo su un settore.
Un’altra tecnica innovativa è la radiofrequenza.
Mentre la kleresca stimola la produzione di nuove fibrille di collagene, la radio frequenza è una tecnica che produce delle onde. Queste inducono la contrazione delle fibre di collagene che ci sono ma che però hanno perso la loro tonicità.
Esistono diversi tipi di apparecchiature, in base alle quali ci sono diverse funzioni.
Si può determinare un surriscaldamento importante delle fibre di collagene pre-esistenti e generare una vera e propria contrazione, con un risultato di vero ripristino della compattezza del viso.
Questi trattamenti si possono fare sia in inverno che d’estate. Una persona può truccarsi subito dopo. Kleresca e radiofrequenza non danno nessun fastidio, mentre l’iniezione può dare il rischio dell’insorgenza di un piccolo ematoma”.
Quali sono i prezzi medi dei trattamenti?
“La biorevitalizzazione costa dai 120 ai 180 euro a seduta, in media. Normalmente se ne fa una al mese per 3-4 volte. Poi dipende dall’età. È chiaro che una persona di 75 anni ne deve fare 5.
Per i kleresca invece il prezzo medio va dai 200 ai 250 euro a seduta. Si fa una seduta a settimana per 4 settimane consecutive.
Infine la radiofrequenza medicale di livello costa intorno ai 100 euro a seduta. Di solito si fa una seduta a settimana per almeno 6 o 8 volte”.