Apnea notturna: una vera e propria sindrome. Ecco cause, rischi e rimedi

Ti capita spesso di svegliarti all’improvviso la notte perché ti senti soffocare?
Per qualche secondo non riesci a respirare e ti manca l’aria.
Quella che sembra soltanto un’orribile sensazione momentanea, può essere un vero e proprio quadro clinico molto diffuso.
La definizione medica è Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno (Obstructive Sleep Apnea Syndrome – OSAS).
I sintomi comportano interruzioni ripetute della respirazione durante il sonno, causando il risveglio della persona che ne è colpita.
Secondo alcune fonti si tratta di un fenomeno che può ripetersi decine di volte in una notte. In alcuni casi l’individuo non se lo ricorda nemmeno.
Il problema, però, è che questo disturbo non permette di riposarsi adeguatamente. “Il sonno alterato può creare cefalea al mattino, stanchezza precoce nella giornata, sonnolenza improvvisa. Questi episodi possono influenzare anche la vita sociale della persona colpita”. Lo afferma in un’intervista a Fortesano.it Marco Benazzo, tra i migliori esperti delle patologie otorinolaringoiatriche in Italia.
Dottore cosa è l’apnea notturna?
“È un quadro clinico, non è una patologia, caratterizzato da momenti più o meno lunghi in cui il paziente rimane senza respiro durante la notte.
Si possono avere le apnee vere e proprie, in questo caso l’individuo non respira per qualche minuto, oppure di momenti più brevi in cui si ha una riduzione dell’attività respiratoria”.
Da cosa dipende?
“Le cause possono essere varie. La più frequente è l’obesità, l’aumento eccessivo del peso.
L’apnea notturna può essere generata anche da alterazioni anatomiche delle vie respiratorie. Il distretto otorinolaringoiatrico è quello più implicato. Il paziente può avere il palato o la base della lingua che collassano.
Le apnee notturne possono essere causate dalla deviazione del setto nasale, che altera la respirazione del naso. Ma non sempre se viene corretta risolve il problema dell’apnea notturna”.
Come si può curare la sindrome dell’apnea notturna?
“In base alla causa ci sono varie cure. Prima di sottoporsi a qualsiasi tipo di trattamento è necessario rivolgersi allo specialista che troverà le cause, poi si procede.
Prima si va dall’otorino, poi si fa il monitoraggio del sonno e degli altri parametri che vanno assocciati agli elementi del trattamento”.
Quali sono i rischi a cui si va incontro?
“L’apnea notturna alla lunga può creare danni a livello generale nei pazienti. Può determinare problemi patologici come alterazione della pressione arteriosa che sale, rischi cardiovascolari, insufficienza respiratoria e altre problematiche polmonari.
Poi ci sono anche delle conseguenze nella vita quotidiana: il sonno alterato può creare cefalea al mattino, stanchezza precoce nella giornata e episodi di sonnolenza improvvisa, questo è un problema sociale.
Quando uno deve svolgere attività importanti questi momenti di sonnolenza creano danni non solo al paziente ma anche a chi gli sta vicino”.