Pilates, un’attività perfetta in gravidanza: «Si può fare fino al nono mese»

Tonifica il corpo, aumenta l’elasticità, rilassa, migliora la postura. I benefici del Pilates sono tanti. E, secondo gli esperti si tratta di una delle attività fisiche più indicate per le donne in gravidanza.
Lo conferma – in un’intervista a Fortesano.it – Viviana Ghizzardi, personal trainer e fitness consultant a Milano. “Può essere una perfetta rieducazione del corpo post gravidanza”, spiega Ghizzardi. “Io stessa l’ho fatto fino al nono mese”.
Cosa è il Pilates?
“Il Pilates è una tecnica che nasce con degli scopi pseudo fisioterapici.
È stata inizialmente impostata come ginnastica riabilitativa e correttiva, dal fondatore, Joseph Pilates. Quando ebbe un problema fisico suo, trovò un modo di usare degli esercizi più o meno noti – soprattutto nella danza – per recuperare dal trauma.
Joseph ha messo insieme questo primo impianto di esercizi, che lavorano principalmente sulla consapevolezza del corpo e sull’abbinamento di una corretta respirazione con l’allungamento dei distretti muscolari contratti e parallelamente alla tonificazione di altri. Lo scopo generale è di ripristinare il corretto allineamento posturale del corpo.
In realtà, siccome è diventato di moda, il Pilates è stato usato anche per altre questioni, per esempio di tipo estetico”.
In che modo si svolge l’allenamento?
“Genericamente c’è una divisione da fare: il Pilates a corpo libero e quello che prevede l’uso di macchine e piccoli attrezzi.
La metodologia è stata sviluppata con gli esercizi a corpo libero, questi sono stati resi più impegnativi attraverso l’uso di alcuni macchinari che possono essere di grandi dimensioni, come il Reformer Cadillac, oppure piccoli attrezzi.
Sono state introdotte delle palline, delle zavorre, dei piccoli carichi. Oppure delle palle in spugna morbida. Si utilizza tantissimo anche la Fitball.
La disciplina del Pilates è stata poi divisa per gruppi o per singoli”.
Perchè è uno sport adatto alle donne in gravidanza?
“È una disciplina estremamente versatile e adatta a tantissime situazioni, anche quelle ‘speciali’ o patologiche’. Le donne in gravidanza fanno parte, in qualche maniera, di una categoria speciale.
Questo perché la maternità modifica una serie di parametri spostandoli dalla normalità.
Per esempio accadono al corpo una serie di situazioni che prevedono una degli adattamenti funzionali e meccanici, che portano fuori da quello che è il quadro fisiologico ‘normale’.
Un incremento abbastanza rapido del peso genera lo spostamento di carichi e il corpo si adatta per tenere l’equilibrio facendo una serie di azioni per compensare.
Allo stesso tempo, quando c’è una compensazione ci sono diffetti muscolari, o del corpo, che smettono di fare ciò che fa parte del loro solito protocollo operativo. Questo cambiamento provoca degli squilibri.
La gravidanza infatti è una delle più grandi fonti di squilibrio meccanico nel corpo di una donna e spesso questo viene trascurato, soprattutto nella fase post partum. Dove si verifica la stessa questione di sfruttamento di carichi e quanto altro, ma con una velocità come quella delle macchine da corsa, cioè da zero a cento in trenta secondi.
Nel momento in cui si partorisce, tutta la meccanica che si era impostata con la gestazione – lo spostamento dei carichi – sparisce completamente. Ma il corpo non torna subito da dove è partito.
L’errore è pensare: ‘Ora che ho partorito sarò la stessa di prima’, invece non è così. Neanche per idea. Il Pilates può aiutare a ristabilizzare il tutto”.
Possiamo considerarlo una sorta di riabilitazione post partum?
“È una rieducazione. Non possiamo parlare di riabilitazione perché il parto e la gravidanza non sono considerati una patologia.
Si può dire che con il Pilates rimetti il corpo dove doveva stare.
Per esempio, con la maternità potrebbe succedere che gli addominali perdano l’abitudine all’azione, col Pilates si ‘riabilitano’ con dei movimenti lenti”.
Quali sono i benefici?
“Ipotizziamo che una donna quando resta incinta abbia una postura pseudo normale. Il lavoro che si fa durante la gravidanza con il Pilates è, tra gli altri, quello di cercare di mantenere il più possibile la postura all’interno di parametri di normalità.
Questo avviene dando sostegno alla muscolatura. Si fa un lavoro di supportazione della futura mamma, cercando di creare un compound di tonificazione muscolare e allungamento tale da tenerla all’interno di parametri fisiologici.
Il Pilates, durante la gravidanza, garantisce che non accadano una serie di cose come mal di schiena, sciatalgie, dolore alle ginocchia e ai piedi, questo dal punto di vista funzionale. Sicuramente ci sono anche meno problematiche estetiche come gonfiore alle gambe ecc”.
Fino a quando si può fare?
“Si può fare fino al nono mese. Io personalmente ho fatto l’ultima lezione venerdì sera e ho partorito domenica pomeriggio.
Deve esserci però un insegnante che sappia esattamente di che cosa si sta parlando e che sia in grado di adattare il programma dell’allenamento sulla base di quello che sta avvenendo sul corpo in quel momento.
Per cui il consiglio, a un certo punto, quando si apprende di essere incinta, è quello di optare per lezioni individuali più che di gruppo. I gruppi sono grossi, l’insegnante non riesce a seguire tutti allo stesso modo”.