Antigravity, dallo Yoga al Fitness: l’allenamento moderno che sfida la forza di gravità

Una disciplina che sfida la gravità. Coniuga mente e corpo. Affidati e lasciati andare all’Antigtavity Fitness, attività che permette di fare ginnastica in assenza di peso.
Dal Fitness allo Yoga, l’Antigravity nasce nel 2014 e si specializza in diverse discipline. Si pratica attraverso l’utilizzo di una sorta di amaca e può comprendere evoluzioni acrobatiche combinando posizioni del Pilates, dello Yoga, della danza ecc.
I benefici fisici e mentali sono diversi, secondo gli esperti ci si libera dallo stress e dalla tensione, inoltre grazie all’assenza di peso si migliora la capacità respiratoria e la circolazione del sangue, senza affaticare legamenti e articolazioni.
Ma la regola numero uno è il divertimento. Lo conferma in un’intervista a Fortesano.it Elena Buscone, formatrice certificata di I livello di Antigravity.
Cosa è l’Antigravity?
“È una disciplina che consiste nel lavoro fisico in sospensione, con parziale o totale assenza di gravità. Si può distinguere l’Antigravity Fitness dallo Yoga Antigravity. Il primo comporta un’attività fisica più attiva, mentre nel secondo caso vengono applicate posizioni e linguaggio tipici dello Yoga.
La disciplina Antigravity è stata ideata da Christopher Calvin Harrison, coreografo-ballerino americano. Lo soprannomino Peter Pan perché è sempre appeso. Ha una compagnia, l’Antigravity, che lavora a 15 metri da terra. Harrison ha creato le coreografie dei ballerini che si sono esibiti quando è arrivato Obama in Casa Bianca.
Ha diversificato le varie discipline in modo da poter lavorare su un pubblico eterogeneo. L’individuo può praticare una disciplina più intensa scegliendo l’Antigravity Fitness e un’altra più olistica che si basa sull’allungamento, Yoga e Pilates.
In Italia la disciplina Antigravity è stata ripresa e anche modificata”.
Chi può farlo?
“È un attività che possono fare tutti. Non serve una particolare preparazione atletica per farla. La cosa più importante è entrare in classe. Uno magari pensa ‘non ce la faccio’, in realtà invece è molto semplice”.
Quali sono i benefici?
“I più importanti sono quello che si hanno mettendosi a testa in giù.
In questo modo si porta più sangue verso la testa, si irrora la parte del viso. È come fare una sorta di lifting naturale.
Inoltre avendo un aggancio all’altezza del bacino, un’amaca che ti avvolge, la colonna diventa più lunga, si creano spazi tra le vertebre e si irrora tutta la parte dei dischi vertebrali.
L’amaca ti fa un massaggio continuo vero e proprio, che permette un ritorno linfatico importante.
Dal punto di vista mentale si lavora sulla propria autostima, nel senso che si riesce a fare delle cose di cui uno non avrebbe mai pensato di essere capace. Questo aiuta tanto se stessi, nell’ambito sia fisico che psicologico”.
Rischi?
“I rischi sono sempre dovuti allo stato di salute di ogni individuo. Se uno non ha nessun tipo di problema ovviamente non ci sono controindicazioni, così come avviene per tutte le altre attività.
Ovvio che se uno soffre di glaucoma intracranico, di pressione alta a livello dell’occhio, andando a testa in giù ci sono dei rischi, come quello di poter diventare cieco.
Questo però può succedere anche facendo una semplice lezione di Yoga. L’inversione corporale per persone con queste problematiche può causare dei danni.
Ovviamente è sconsigliato anche nei primi tre mesi di gravidanza o se ci sono patologie particolari come osteoporosi. L’Antigravity è adatto un po’ a tutti però bisogna tenere conto dello stato di salute”.
Quale è l’obiettivo di chi pratica questa disciplina?
“L’obiettivo è di superare i propri limiti, di avere il corpo elastico ma forte, ovviamente lavorando in sospensione bisogna sviluppare anche la forza (si diventa lunghi ma forti).
L’altra cosa, che è la più importante, è il divertimento: il fun ci deve essere sempre”.