Sbiancamento denti. Come scegliere quello giusto? Dott. Aiello: «Ne esiste solo uno efficace»

Lo smalto dei nostri denti con il tempo e l’età può tendere a scurirsi.
Il colore bianco diventa giallastro e in casi eccessivi anche più scuro. Per questo in odontoiatria si sono sviluppate delle tecniche di sbiancamento che ridanno ai denti un colore più chiaro e luminoso.
Alcune però sono dannose per i denti, rovinano lo smalto.
Oggi i centri che praticano lo sbiancamento in Italia sono tantissimi. Purtroppo però non tutti quelli che lo fanno sono professionisti. A volte sono semplici operatori estetici. “Bisogna diffidare dalle pratiche di sbiancamento di questo tipo. Per farla bisogna rivolgersi a un medico”. Lo spiega in un’intervista a Fortesano.it Gianfranco Aiello, odontoiatra tra i massimi specialisti italiani di ogni branca della medicina.
Dottore perché bisogna evitare di fare lo sbiancamento nei centri estetici?
“Sono assolutamente contrario per diversi motivi: innanzittutto se la seduta di sbiancamento dura 20 minuti, mezzora o un’ora produrrà, nella migliore delle ipostesi, sbiancamenti transitori che durano due tre mesi ma che col tempo svaniscono.
In secondo luogo, molti utilizzano delle procedure che non si basano su studi scientifici. Alcuni avorano utilizzando prodotti venduti da rappresentanti, sui quali non ci sono studi medici dietro.
Per questo parliamo di situazioni anomale.
Alcuni studi dentistici usano acqua ossigenata a 30 volumi, se non stanno attenti rischiano di bruciare la gengiva. Purtroppo però i danni che possono portare al dente non sono noti perché non ci sono studi”.
Quale tecnica consiglia?
“L’unico sbiancamento che funziona davvero e che va seguito dal medico, è quello domiciliare che ho introdotto in Italia nel ’91.
Nel corso di un’intervista al Corriere della Sera, l’ho presentato per la prima volta, al pubblico italiano e alla medicina.
Viene fatto attraverso delle mascherine che si indossano la notte prima di andare a dormire. All’interno di queste c’è un gel a base di perossido di idrogeno. Una sostanza che sbianca i denti con l’ossigeno. Significa che è presente dell’acqua ossigenata, ma in bassa concentrazione che risulta quindi innoqua.
Tuttavia può funzionare e produrre uno sbiancamento stabile negli anni proprio perché rimane a contatto dei denti per molte ore, per una notte intera.
Il tempo a disposizione per l’efficacia di un prodotto è fondamentale per il suo risultato finale.
Facendo un esempio, basti pensare all’acido solforico cloridrico. Se lo mettiamo a contatto con la pelle e lo togliamo dopo soli due secondi, avremmo solo un leggero arrossamento. Invece se lo lasciamo agire per più tempo bruciamo tutto. In questo caso è evidente che il tempo a disposizione è un fattore molto importante.
Per quanto riguarda lo sbiancamento dei denti, utilizzando l’ossigeno per tempi brevi, anche i risultati saranno tali”.
Quali sono i rischi per i denti con lo sbiancamento?
“Lo sbiancamento domiciliare che consigliamo nei miei centri è innocuo, definitivo ed economico.
Costa sui 600/700 massimo 800 euro, dipende dai casi.
È stato studiato e messo appunto alla Nord Caroline University nel 1989, testato nel ’91 e nello stesso anno lo abbiamo acquistato nell’Università italiana, è del tutto innocuo. Lo usiamo da quasi 30 anni”.