Tumore della pelle, dal carcinoma al melanoma: quando la prevenzione salva la vita

Il melanoma è una delle forme tumorali più temute, ma non è l’unico cancro che colpisce la pelle.
È sicuramente difficile da curare, “risponde scarsamente alle terapie, nonostante i progressi della medicina”, spiega la dottoressa Marta Carlesimo, tra i migliori dermatologi in Italia e professore aggregato all’università La Sapienza di Roma, in un’intervista a Fortesano.it.
Ma le forme tumorali cutanee sono diverse e “se trascurate sono mortali”, afferma l’esperta.
Quali sono le principali forme di tumore della pelle?
“I tumori della pelle si distinguono in epiteliali e non epiteliali, i primi sono fondamentalmente di due tipi: base cellulare e spino cellulare. Ci sono anche altre forme più rare (come il carcinoma a cellule di Merkel ndr.). Poi esiste il temuto melanoma, che è un tumore melanocitario”.
Come si cura un melanoma?
“La prima cosa che uno deve fare è una prevenzione accurata.
Per questo motivo i dermatologi consigliano delle visite scadenzate nel tempo. Il melanoma purtroppo è uno di quei tumori che è molto scarsamente responsivo alle terapie, per quanto nuove possano essere.
I progressi in questo campo sono stati fatti ma i risultati dal punto di vista della sopravvivenza sono scarsi.
È necessario fare quindi un controllo dei nei scadenzato nel tempo e l’eventuale asportazione quando il melanoma è di livello basso (le cellule cancerose non sono sviluppate in profondità ndr).
La prognosi cambia in base allo spessore della lesione: è buona per melanomi inferiori a 1 mm e peggiora con l’aumentare del loro spessore”.
Quali sono le persone più colpite?
“Sono tanti i fattori considerati legati all’insorgere del melanoma. Per esempio le persone che hanno un elevato numero di nei, anche quelle con la pelle molto chiara, sono ad alto rischio.
Il più alto tasso di mortalità del melanoma è in Australia, perché essendo una colonia inglese, gli australiani sono immigrati inglesi, quindi le caratteristiche della loro pelle non sono adatte. Hanno la pelle tipica inglese, molto chiara, ma nascono in Australia dove il clima è caldo. Il sole è molto forte ed è un problema.
Per questo l’incidenza di melanoma è elevatissima. Fortunatamente col tempo si è lavorato molto sulla prevenzione, grazie alla quale si è abbassato il tasso di mortalità”.
Oltre al melanoma quali sono gli altri tipi tumori che colpiscono la pelle?
“Ci sono i tumori non melanocitari. I più diffusi sono il carcinoma baso-cellulare e lo spino-cellulare.
Insorgono a qualsiasi età, ma soprattutto quella avanzata. Il primo nella stragrande maggiornaza dei casi non dà problemi, nel senso che nella dopo la scissione è raro che insorgano delle problematiche future. Ora c’è un farmaco biologico, Vismodegib, viene utilizzato per casi molto aggressivi, ma sono rarissimi.
È più frequente il carcinoma spinocellulare che si origina in zone sovraesposte. A differenza del baso-cellulare, è un carcinoma che si è trascurato quindi dopo l’asportazione è necessario fare anche dei follow-up e delle demografie nel tempo”.
Cosa si rischia?
“Il melanoma è il più aggressivo e pericoloso, ma anche gli altri carcinomi possono essere letali. Sono tumori quindi se trascurati sono mortali. Danno metastasi, si chiama carcinoma quindi è un tumore a tutti gli effetti”.