Arrestare la caduta dei capelli di un uomo, è possibile? Ecco i principali rimedi

La caduta dei capelli in un uomo, la calvizia androgenetica, può essere bloccata?
“Si può ritardare, contrastare, ma non si può arrestare del tutto”.
Lo abbiamo chiesto, durante un’intervista, a Carlo Grassi, chirurgo estetico specializzato in tricologia, settore della dermatologia che studia l’anatomia, la fisiologia e la patologia dei capelli e dei peli.
“La perdita dei capelli dura tutta la vita, non si arresta mai. Un uomo che ha questa predisposizione, col tempo sarà sempre più ‘pelato'”, spiega Grassi.
Parliamo di persone che non sono affette da alcuna patologia o infezione, ma di uomini soggetti a alopecie androgenetiche, determinate da una particolare sensibilità agli ormoni androgeni e dalla genetica.
La buona notizia, però, è che esistono diversi rimedi per contrastare la calvizia. Ci sono dei medicinali efficaci che aiutano a rallentare la caduta dei capelli, poi c’è la soluzione più estrema: il trapianto.
Dottor Grassi, a quale età si deve intervenire contro le calvizie?
“Ci sono soggetti a cui appena iniziano a spuntare i primi peli, con lo sviluppo della pubertà, i capelli iniziano a indebolirsi. Si tratta di giovani dai 16 ai 20 anni.
Sono forme di insorgenza precoce che portano a situazioni di calvizie importani in giovane età. I capelli diventano più sottili, delicati e iniziano a soffrire. In questo caso si deve intervenire subito.
Poi c’è la forma più comune che ha un’insorgenza più tardiva, è quella di cui soffrono la maggiorparte delle persone. Questa si realizza con maggior lentezza e porta gradualmente a perdere i capelli verso i 35-40 anni o 45-50 anni”.
Come si deve intervenire?
“Si interviene con una terapia medica, bisogna cercare di contrastare la sensibilità del settore folicolare al testosterone. Si può fare con l’uso di lozioni a base di idrocortisone.
Ci sono dei periodi in cui la perdita dei capelli è più accentuata.
Chi soffre di alopecia androgenetica ha, sia in primavera che in autunno, dei picchi di sofferenza.
Questo succede perché c’è un ricambio naturale dei capelli. Così come avviene con la muta degli animali.
La persona perderà più capelli, ne troverà di più sulla camicia o nella doccia, per esempio. In questi periodi è raccomandato un uso di lozione maggiore”.
Quali sono i prodotti più utilizzati?
“È consigliato l’utilizzo di lozioni a base di idrocortisone.
Un prodotto che noi consigliamo è il Mionxidil a induzione al 5 per cento. Una soluzione idroalcolica, alla quale si può aggiungere una dose variabile di procesterone e di idrocortisone.
Ricordo che l’uso di queste lozioni si deve accentuare nei momenti in cui la caduta è più ‘grave’, per esempio in autunno.
Ci sono anche dei farmaci, come la Finasteride, che si assumono per via orale. La Finasteride è una sostanza che riesce a contrastare l’azione del testosterone. Parte tutto da questo ormone.
Le compresse vanno prese per tutta la vita.
Quando un uomo affetto da tumore alla prostata e viene curato tramite chirurgia radioterapica e gli vengono prescritti dei farmaci che bloccano l’azione del testosterone, in questi casi i capelli migliorano”.
Come si utilizzano le lozioni?
“Sono lozioni che vanno messe la sera sulla cute e vanno lasciate in posa tutta la notte. Poi la mattina bisogna fare lo shampoo.
C’è una certa difficoltà nell’assorbimento nel cuoio capelluto e quindi anche l’efficacia non è semplice. Questo crea un certo disagio per la persona”.
Gli shampoo ‘miracolosi’ funzionano davvero?
“Quello che viene propagandato come miracoloso in realtà non lo è.
È sempre meglio andare in farmacia e acquistare un prodotto con le componenti che vengono prescritte sotto ricetta medica.
Nei momenti più delicati meglio usare una lozione a base di idrocortisone puro”.
Quando è il momento giusto per fare un trapianto?
“Mai prima dei 23-25 anni.
Se il soggetto è destinato a diventare calvo in maniera violenta e rapida, un trapianto è del tutto inutile.
Bisogna fare il trapianto quando la calvizia è abbastanza stabilizzata e sotto controllo. Se inoltre viene fatto in una posizione evidente può anche peggiorare il problema dal punto di vista estetico.
Per questo l’individuo migliore a cui fare il trapianto, non è il ragazzo giovane, ma è l’uomo adulto di 45-50 anni con calvizia stabile e localizzata. Così possiamo intervenire posizionando i capelli in modo da essere certi che, anche negli anni successivi, questo trapianto risulti naturale e inapparente”.