Meditazione, dalle origini ai benefici: tutto quello che c’è da sapere

Un viaggio interiore attraverso la mente, alla riscoperta della parte più profonda del nostro essere. La meditazione è uno stato di coscienza con cui si raggiunge una momentanea sospensione del pensiero volontario.
Lo affermano gli esperti, in particolare Andrea Di Terlizzi, fondatore della casa editrice ‘Inner Innovation Project’ che ha scritto un libro in merito “La Meditazione”, insieme a Antonella Spotti. Un’opera che descrive quello che c’è da sapere sull’antichissima disciplina.
Di Terlizzi e Spotti sono costantemente impegnati nella diffusione di conoscenze e idee che possano favorire un maggiore sviluppo di consapevolezza individuale.
“Le origini temporali della meditazione sono sconosciute”, spiega Di Terlizzi in un’intervista a Fortesano.it. “Alcuni documenti risalenti a migliaia di anni fa ne parlano come qualcosa di molto più antico”.
Secondo lui l’area principale, ma non l’unica, in cui si è sviluppata la meditazione è l’Oriente. “Oggi si parla soprattutto della meditazione indiana e tibetana, ma si è ampiamente diffusa anche in Cina, in Giappone, in Corea e in Thailandia. Anticamente era associata a particolari forme di religiosità o spiritualità, ma in Oriente è sempre stata considerata un procedimento tecnico, che può essere praticato a prescindere da qualsiasi visione religiosa”.
L’esperto ritiene che oggi varie forme di meditazione siano diventate una moda, “in molti casi le conoscenze connesse sono state saccheggiate per la creazione di nuovi sistemi, al solo scopo di ottenere consensi e guadagni economici”.
Ma cosa è la meditazione?
“La meditazione è un termine generale con il quale sono indicati molti procedimenti che hanno fra loro tre punti in comune: immobilità del corpo, posizione corretta, concentrazione mentale.
Esistono molti tipi di meditazione, secondo la cultura e le tradizioni da cui provengono. Si tratta di una disciplina molto antica e non ha nulla a che vedere con il significato italiano della parola.
Nella nostra lingua ‘meditazione’ indica una riflessione mentale su un argomento. La meditazione orientale è esattamente il contrario: si cerca la calma del flusso automatico dei pensieri, fino al raggiungimento del silenzio mentale”.
A cosa serve?
“La meditazione ha lo scopo di portare il praticante in uno stato di calma e concentrazione, per ottenere un distacco momentaneo da tutte le attività mentali che riguardano la vita quotidiana.
Questo procedimento genera inizialmente un grande benessere psicofisico ma le vere motivazioni originarie sono quelle di permettere all’individuo di accedere a una parte più profonda di se stesso (ordinariamente sconosciuta) e sviluppare capacità percettive e mentali di grado superiore”.
Quali sono i benefici?
“Gli studi che la medicina ha fatto su varie forme di meditazione hanno iscontrando i grandi benefici che porta sul piano fisiologico e psichico. Per questo si parla molto di meditazione sotto il profilo del benessere.
Non esistono dubbi sul fatto che porti a un benessere psicofisico considerevole (se praticata quotidianamente), ma la meditazione ha scopi maggiori e offre opportunità decisamente più grandi, perché può condurre ad un modo totalmente nuovo di percepire la vita e affrontare tutte le sfide che la società moderna ci presenta”.
Dove si può imparare questa disciplina?
“Esistono molti centri e scuole, in tutta Italia, che presentano discipline come lo Yoga e la Meditazione, proprio in virtù della popolarità che sta acquisendo. Il mio consiglio è di essere prudenti nella scelta.
Si dovrebbero evitare i luoghi dove l’insegnante trasferisce un’aura di ‘mistero’ e assume una qualità di superiorità rispetto agli allievi. Si devono evitare anche le scuole dove, al contrario, regna una certa superficialità.
Occorre essere un po’ disincantati e seguire una semplice regola: se ci troviamo bene e sentiamo un concreto beneficio, allora abbiamo trovato un insegnante che può andare bene per noi”.