Tumore al polmone in metastasi: una nuova cura aumenta la speranza di vita

Buone notizie per le persone affette da tumore metastatico al polmone. La loro speranza di vita potrebbe triplicare, grazie alla ricerca IMPOWER131. Uno studio internazionale condotto da un ricercatore italiano, Federico Cappuzzo, direttore del dipartimento di Oncologia ed Ematologia dell’AUSL della Romagna a Ravenna. I risultati sono stati presentati di recente a Barcellona durante la Conferenza mondiale sul tumore al polmone.
In Italia sarebbero circa diecimila ogni anno le persone che scoprono di essere affette da tumore polmonare di tipo squamoso. Si tratta di uno dei casi di cancro più difficili da curare, perché spesso sprovvisto dei “bersagli” molecolari contro cui sono diretti i farmaci biologici. Questo tipo di tumore viene trattato soltanto con la chemioterapia.
Il nuovo studio ha dimostrato invece che combinando immunoterapia atezolizumab e chemioterapia, in determinati casi la malattia rallenta e in alcuni pazienti metastatici la sopravvivenza quasi triplica. Si passa da una media di 10 mesi a 23.
Lo studio – “IMPOWER131 è uno studio internazionale di fase 3 che ha coinvolto mille pazienti con carcinoma squamoso, un tumore in fase metastatica”, spiega il coordinatore dello studio, Federico Cappuzzo, in un’intervista a Fortesano.it.
“I pazienti sono stati trattati con chemioterapia o con chemioterapia e in aggiunta un imunoterapico moderno, atezolizumab. Lo studio ha dimostrato come vi è un rallentamento della malattia in tutti i pazienti”. Con la nuova cura diminuisce quindi il rischio di progressione di malattia.
Dei risultati più sorprendenti sono stati dimostrati nei pazienti che presentano alti livelli di proteina PDL-1, bersaglio di atezolizumab: “Per questi casi abbiamo registrato una sopravvivenza quasi triplicata rispetto alla sola chemioterapia”.
Cosa è l’immunoterapia?
“L’immunoterapia è un trattamento che viene effettuato attraverso dei farmaci che consentono al sistema immunitario di riconoscere il tumore. Questi farmaci rafforzano il sistema immunitario. Il bersaglio della terapia immunitaria non è il tumore, ma è il sistema immunitario che viene educato a riconoscere nuovamente il cancro e così da poterlo aggredire”.
Quale è la differenza con la chemioterapia?
“La chemio agisce direttamente sulle cellule tumorali. Purtoppo colpisce anche le cellule sane. Da questo derivano una serie di effetti collaterali importanti”.