Dieta Macrobiotica: «Una via per trovare la felicità»

“La macrobiotica è una filosofia di vita, non possiamo considerarla come una dieta temporanea o privativa”, lo racconta a Fortesano, Dealma Franceschetti, consulente macrobiotica. “Può essere il giusto cammino per trovare la felicità”.
Dealma ha trovato nella macrobiotica la via per la guarigione da una malattia e oggi con questa filosofia ci lavora. “Ho creato il blog La Via Macrobiotica per far scoprire le potenzialità della scelta consapevole del cibo”, spiega. “Aiuto a migliorare l’alimentazione per rinforzare la salute e riequilibrare il corpo e la mente, attraverso ricette semplici, ma golose, quindi appagando il palato. Aiuto le persone a diventare più consapevoli sull’effetto del cibo sul corpo e sulla mente, sulle emozioni”.
Cosa è la macrobiotica?
“È una filosofia di vita. Ma comprende anche l’attenzione al cibo. Possiamo considerarla come l’arte di trovare la felicità. Cercare la felicità attraverso la macrobiotica, attraverso la ricerca dell’equilibrio con l’ambiente in cui viviamo. Cercando di capire in ogni momento ciò di cui abbiamo bisogno in base a come o dove viviamo. Bisogna dare importanza ad esempio alla fascia climatica. Chi vive nei paesi nordici ha delle esigenze differenti rispetto a chi vive nei Paesi tropicali. È importante considerare quale attività fisica svolgiamo, se abbiamo problemi di salute e di che tipo, se siamo un uomo o una donna e di che età.
Ci sono moltissimi fattori da considerare per personalizzare la macrobiotica in base alle caratteristiche di ogni individuo”.
Perché non possiamo definirla dieta?
“Non è una dieta, piuttosto è un viaggio, una ricerca personale che ognuno può fare per conoscersi meglio e capire l’effetto che il cibo ha non solo sul proprio corpo, ma anche sulle emozioni e sulla mente.
Possiamo usare il senso ippocratico di dieta, nel senso stile di vita e stile alimentare. Ma non possiamo considerarla una dieta nel senso moderno del termine, quindi di un periodo delimitato nel tempo in cui decidiamo di modificare l’alimentazione perché abbiamo il colesterolo alto o dobbiamo dimagrire.
Seguire una via macrobiotica significa aprire una strada nuova verso un’alimentazione più attenta, a base vegetale e integrale, con l’idea di seguirla anche tutta la vita. Non possiamo intenderla come una dieta neanche nel senso di privazioni e sacrifici. L’idea della felicità passa anche attraverso la gratificazione che ci regala un cibo bello e buono.
Purtroppo ci sono un po’ di equivoci attorno alla macrobiotica. È stato fatto passare il messaggio sbagliato di dieta e di regime alimentare, del permesso e del proibito. Nulla è proibito, tutto si può mangiare, però con la consapevolezza dei suoi effetti su corpo e mente e soprattutto con la consapevolezza di tipo energetico. Questa è la parte che più mi affascina della macrobiotica: la conoscenza dello Yin e dello Yang.
Una volta che impariamo questo, possiamo decidere di mangiare tutto quello che vogliamo.
A quel punto arriveremo a capire come funziona il nostro corpo con il cibo e certi cibi dannosi non li vorremo più utilizzare”.
Come avviene questo percorso?
“L’idea è di raggiungere quella che la macrobiotica chiama ‘libertà alimentare’. Questo non significa mangiare indiscriminatamente tutto quello che capita seguendo le voglie, la gola, le abitudini o le pubblicità. Ma fare un percorso di studio, di ricerca e osservazione di cosa ci accade quando mangiamo. Dopo aver fatto una sorta di ‘pulizia’ dagli alimenti più problematici come cibo spazzatura, zucchero, farina 00 e abuso di carne e latticini, arriviamo ad un certo punto in cui non abbiamo più bisogno di qualcuno che ci dice cosa mangiare, perchè siamo in grado di ascoltare il nostro corpo, che è l’unica vera guida infallibile e insindacabile. Perchè all’inizio del cambiamento alimentare quello che avvertiamo come messaggio del corpo sono le voglie, meccanismi di compensazione degli eccessi e dei cibi dannosi. Ad esempio, se si esagera con la carne, un cibo che crea tensione, verrà voglia di qualcosa di rilassante, come un dolce o del vino. Per questo bisogna fare un percorso di miglioramento dell’alimentazione, per poter ascoltare i veri messaggi del nostro corpo. L’idea è proprio quella di liberarsi da ogni schema o teoria e in un certo senso anche dalla macrobiotica stessa!
Considerarlo un percorso di purificazione è limitativo, perché si rinforza il corpo, si crea equilibrio glicemico, si riduce l’infiammazione, si controlla il peso e si possono creare le condizioni per prevenire malattie degenerative, autoimmuni e cardiovascolari, che oggi sono così diffuse”.
Quali sono i benefici?
“Quando si sceglie di intraprendere questa strada, i benefici sono tantissimi. Uno dei primi aspetti è l’energia. È subito evidente un aumento di energia, di vitalità e non si sente più il bisogno di prendere il caffè la mattina per tirarsi su. Migliorano il sonno, la digestione, la funzionalità intestinale, passano i mal di testa. Nei mesi passano anche le intolleranze, le allergie e possono persino risolversi anche malattie più serie.
La macrobiotica ha anche un effetto benefico sull’umore. Le persone che vengono da me in consulenza mi riferiscono che si sentono più rilassate e ottimiste, con un atteggiamento più positivo verso la vita e le altre persone”.
Può essere considerata una cura per certe persone?
“Lo può diventare. Potenzialmente sì. Non c’è la garanzia di nulla però esiste la potenzialità. Su di me personalmente è stato così. Sono arrivata alla macrobiotica come ennesimo tentativo di curare una mia malattia”.