Pancia gonfia? Ecco le cause e i rimedi. La dottoressa Falbo spiega quello che c’è da sapere

Hai una fastidiosa sensazione di gonfiore che ti opprime ma non capisci il motivo? Dietro quello che può essere un semplice disturbo estetico si nascondono diversi responsabili. “Le cause del gonfiore possono essere comportamentali o funzionali, l’intervento nutrizionale dipende da esse”, spiega la dottoressa nutrizionista Irene Falbo.
Cosa è il gonfiore addominale? Secondo la dottoressa Falbo non è altro che una fastidiosa sensazione caratterizzata dall’accumulo di gas a livello addominale. “Gli organi maggiormente interessati sono lo stomaco e l’intestino, dunque possiamo sicuramente affermare che si tratti di cattiva digestione”.
Le cause comportamentali. Il gonfiore addominale può essere causato da fattori comportamentali come uno scorretto stile di vita, delle abitudini e di consumi alimentari sbagliati.
1)Una vita troppo sedentaria, il fumo, ritmi non regolari, uno stile di vita frenetico. Sono tutti fattori che determinano l’accumulo di gas. Per esempio orari dei pasti non regolari, o salto totale dei pasti, cicli sonno-veglia alterati. Anche lo stress e l’ansia possono causare gonfiore. “L’intestino viene considerato il secondo cervello, di conseguenza le abitudini scorrette hanno sicuramente ripercussioni negative sull’apparato digerente”, fa sapere Falbo.
2) Cattive abitudini alimentari come ingestione di aria durante la masticazione (aerofagia), masticazione troppo rapida, consumo di alimenti poco salutari (ricchi di grassi o alimenti industriali ricchi di conservanti, e quindi poco naturali). “Rientra nelle cattive abitudini alimentari anche l’utilizzo di metodi di cottura che rendono più difficoltosa la digestione, primo tra tutti la frittura”.
Le cause funzionali: disbiosi, intolleranze e patologie. “La pancia gonfia può essere causata da fattori che dipendono da un cattivo funzionamento di un organo”, spiega la dottoressa.
Disbiosi: “Una situazione in cui l’ambiente intestinale, e quindi la flora batterica intestinale, risultano alterati. La conseguenza è una ridotta capacità di ‘processare’, e dunque digerire alcuni principi nutritivi, quali carboidrati (la più comune disbiosi fermentativa) o proteine e grassi (disbiosi putrefattiva). I nutrienti non processati correttamente vengono digeriti solo parzialmente, e questo porta alla formazione di gas eccessivo”.
Le intolleranze al Lattosio o la Celiachia. Ci sono dei casi in cui l’organismo non ha la capacità di digerire il lattosio o il glutine, che una volta ingeriti provocano gonfiore e altri sintomi fastidiosi.
Le patologie. A volte le cause del gonfiore possono essere molto serie. “Un individuo può essere affetto da gravi patologie come tumori e altri disturbi a carico soprattutto di fegato, cistifellea, intestino e stomaco”.
I rimedi. Per combattere il gonfiore addominale oltre alla dieta sono importanti l’attività fisica e le corrette abitudini alimentari. “È necessario masticare lentamente (in modo da aiutare già il processo digestivo), non saltare i pasti, fare pasti piccoli e frequenti, rispettarne la regolarità cercando di mangiare sempre alla stessa ora”.
La dottoressa Falbo consiglia una dieta Low FodMaps. Attenzione però, bisogna seguirla sotto uno stretto controllo medico. “Si tratta di una dieta in cui si riducono fortemente, in una fase iniziale, tutti gli alimenti che contengono zuccheri che fermentano facilmente, per poi reintegrarli gradualmente. FODMAPS è un acronimo, e sta per Fermentabili (zuccheri che producono gas eccessivi), Oligosaccaridi (tipo di zuccheri tipicamente contenuti nei legumi e in molti cereali), Disaccaridi (il lattosio contenuto in latte e derivati), Monosaccaridi (il fruttosio contenuto nella frutta) and Polioli (dolcificanti come il sorbitolo).tipo di alimentazione, da seguire sotto stretto controllo medico, si riducono fortemente, in una fase iniziale, tutti gli alimenti che contengono zuccheri che fermentano facilmente, per poi reintegrarli gradualmente”, afferma Falbo.
Gli alimenti da evitare. “Sono da limitare tutti gli alimenti che rallentano la digestione. Evitare sostanze irritanti la mucosa intestinale come the, caffè e alcolici”. La nutrizionista consiglia di evitare inoltre alimenti industriali (dolcificanti, gomme da masticare, bibite gassate). Non sono adatti per chi soffre di gonfiore addominale i vegetali che già di per sé sviluppano meteorismo: aglio, cipolla, broccoli, cavoli, cavolfiori, verza, peperoni, legumi (a meno che non siano passati e senza buccia).
“Bisogna evitare anche la frutta più zuccherina (banane, fichi, cachi) e consumare quella idonea lontana dai pasti”.
Per combattere la pancia gonfia si dovrebbe inoltre bere poco durante i pasti, limitare latte e derivati e ultimi ma non meno importanti i fritti e gli alimenti ricchi di grassi.
I cibi consigliati. “Ci sono degli alimenti con funzioni carminative-antifermentative, che limitano la produzione di gas e facilitano l’eliminazione di quello esistente”, spiega la nutrizionista.
Ecco quelli dal più alto potere carminativo:
– Il finocchio, le cui proprietà digestive, depurative e antibatteriche sono note fin dall’antichità. Oltre al prezioso contenuto in fibre, vitamine e sali minerali, è ricco di acqua e contiene poche calorie. Si può consumare fresco a fine pasto; si può usare la sua acqua di cottura o usare i suoi semi (ricchi di oli essenziali) per preparare una tisana.
– Il cumino, anch’esso dotato di proprietà digestive. I suoi semi possono essere utilizzati per preparare una tisana da bere a fine pasto. Inoltre, se masticati, sono un ottimo aiuto per l’alitosi.
– La camomilla e la melissa: riducono i gas intestinali grazie alla loro attività calmante ed antispasmodica.
– La menta: grazie al mentolo esplica la sua azione digestiva. Ottime le tisane e gli infusi.
Tra i prodotti naturali in grado di assorbire il gas esistente invece “nota di merito va al Carbone vegetale, una polvere ottenuta da legno secco proveniente da diverse specie vegetali. La sua capacità risiede proprio nell’alto potere adsorbente, quindi il meccanismo d’azione è molto diverso rispetto ai principi attivi degli alimenti anticarminativi sovracitati. Proprio grazie a questo suo potere viene utilizzato per numerose applicazioni finalizzate ad eliminare sostanze indesiderate all’interno dell’organismo”, conclude la dottoressa.