Mangiare tardi può contribuire all’accumulo di chili: lo rivela uno studio

Mangiare tardi può contribuire all’accumulo di grasso.
Questo è il risultato di uno studio che è stato presentato sabato 22 marzo a Endo 2019, ossia l’incontro annuale dell’Endocrine Society a New Orleans.
L’autore dello studio, Adnin Zaman, dell’Università del Colorado a Denver, ha spiegato che secondo quanto emerso da alcune ricerche, le abitudini legate al sonno e alla alimentazione incidono sull’obesità, “tuttavia, pochi lavori hanno valutato tempo dei pasti e durata del sonno negli adulti con obesità, e non era chiaro se mangiare più tardi nell’arco della giornata fosse associato a una durata del sonno più breve o a chili di troppo”.
La ricerca è stata condotta su un campione di 31 adulti in sovrappeso e obesi, di cui il 90 per cento era composto da donne, e di età media di 36 anni.
Con opportuni strumenti tecnologici, di tre tipi, hanno registrato il loro sonno, l’attività fisica e le abitudini alimentari.
È emerso che, in media, i partecipanti consumavano i pasti nell’arco di 11 ore durante il giorno e dormivano circa 7 ore a notte. Anche coloro i quali erano soliti cenare più tardi e dunque andare a dormire più tardi, dormivano lo stesso quantitativo di ore.
Ma, chi consumava il pasto serale più tardi, aveva un indice di massa corporea più alto e un maggior grasso corporeo.
I ricercatori si sono posti come prossimo obiettivo quello di capire se anticipando l’ora di cena si può ridurre il rischio di obesità.