Fibre: il consumo quotidiano previene le malattie mortali, ma non se ne mangiano abbastanza

L’Organizzazione mondiale della sanità ha commissionato una revisione di 185 studi e 58 trial clinici condotti in quasi 40 anni, che è stata firmata da ricercatori della University of Otago in Nuova Zelanda e pubblicata su ‘The Lancet’.
Dalla revisione è emerso che consumando almeno 25-29 grammi di fibre al giorno, si riduce del 15-30 per cento il tasso di patologie mortali come tumori, malattie del cuore e ictus.
È stato calcolato infatti che mangiando quotidianamente le fibre si evitano 13 decessi e 6 casi di malattia coronarica ogni mille persone e che ogni 8 grammi di fibre consumate in più, le morti per cardiopatie, diabete di tipo 2 e cancro al colon-retto diminuiscono del 5-27 per cento.
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Tuttavia non bisogna eccedere nel consumo di fibre poiché potrebbe provocare la diminuzione dei livelli di ferro per chi li ha già bassi.
I ricercatori hanno anche sottolineato che i risultati della revisione si riferiscono ai cibi ricchi di fibre e non alle fibre sintetiche.
“Questi dati – ha detto Nita Forouhi, epidemiologa della Cambridge University – confermano che il consumo di fibre e prodotti integrali è molto importante per la salute a lungo termine”.