Igiene orale: Lavare subito i denti o aspettare mezz’ora, per preservare lo smalto?

Molti sono i consigli che riguardano la corretta pulizia dei denti, spesso non seguiti del tutto, finendo così per mettere in pericolo un brillante sorriso.
Tempo fa la raccomandazione più frequente era quella di provvedere alla pulizia i denti non appena concluso il pasto.
Ma è ancora così?
Pare proprio di no. Anzi, risulterebbe più indicato aspettare mezz’ora prima di lavare i denti (specialmente se si è mangiato qualcosa di acido, come ad esempio agrumi o pomodori), perché gli acidi naturalmente contenuti nei cibi hanno la capacità di “sciogliere” lo smalto dei denti e si rischierebbe di intaccarlo con l’utilizzo dello spazzolino.
“L’usura dentale è poco conosciuta: consiste in una perdita di materiale mineralizzato del dente, lo smalto, ovvero lo scudo esterno protettivo del dente stesso. Il 40% degli italiani ha la superficie dei denti usurata perché i denti vengono erosi o abrasi per colpa delle cattive abitudini. L’erosione consiste nel deterioramento dello smalto dentale dovuto all’aggressione di sostanze chimiche, ovvero gli acidi che sono in grado di aggredire e distruggere la parte più esterna dei denti – commenta Lorenzo Breschi, Presidente dell’Accademia Italiana di Odontoiatria Conservativa e Restaurativa (AIC) e Professore Ordinario presso l’Università di Bologna – Gli acidi possono trovarsi nel cavo orale a causa di varie patologie dell’apparato digerente come il reflusso gastro-esofageo o disturbi alimentari, ma più spesso sono dovuti al consumo frequente di cibi e bevande molto acidi, soprattutto se vengono sorseggiate a lungo senza lasciare tempo alla saliva di riportare il pH orale a un livello “di sicurezza”; per bere senza rischi anche un centrifugato o un estratto che contenga agrumi, frutta o verdure acide può bastare usare una cannuccia, in modo che il contatto con i denti sia minimo. Altrettanto sconosciuti i rischi delle diete con eccessivi consumi di vegetali acidi: meglio optare per ortaggi poco acidi e fibrosi come sedano, broccoli, verdura a foglia, che aiutano anche a “spazzolare” i denti durante la masticazione. Non aumentano il rischio di erosione dentale invece i chewing-gum perché incrementano la produzione di saliva fino a 10 volte il normale flusso ma devono essere quelli “giusti” senza zucchero o a base di xilitolo. Assolte anche le sigarette elettroniche – continua Breschi – mentre il cloro nell’acqua delle piscine può diventare rischioso soltanto se si nuota quattro, cinque volte a settimana per almeno due ore. Purtroppo i segni caratteristici dell’indebolimento dentale sono poco noti alla popolazione che generalmente tarda a rivolgersi al dentista: solo l’8% sa che l’ingiallimento dei denti può significare una perdita dello smalto, appena uno su tre che ne è un segno anche l’ipersensibilità al caldo o al freddo”.
Fonte: Ansa