9 cibi da non mangiare crudi

Ci sono alcuni cibi da non mangiare crudi e i motivi sono diversi.
Vediamo insieme quali sono e perché.
1. Le patate e la solanina
Le patate, se conservate in ambiente caldo e/o umido per lungo periodo, potrebbero contenere naturalmente una sostanza chiamata solanina.
Cos’è la solanina?
La solanina è una sostanza neurotossica che possiamo trovare in piccole quantità in tutte le solanacee, cioè patate, melanzane, peperoni, pomodori, tabacco, belladonna e bacche di goji.
In particolar modo nelle patate germogliate o con il sottobuccia di una colorazione verde potrebbe contenere la sostanza imputata.
Consigliamo di sbucciare le patate prima della cottura e consumarne non più di 50 grammi a pasto.
Ma non solo. Il tubero in questione contiene amidi resistenti alla digestione. È fondamentale, quindi, cuocerle bene e non mangiarle mai al dente. La mancata cottura provocherebbe flatulenza e fastidiosissimo gonfiore.
2. La manioca al cianuro
La manioca è una radice che si presenta come un carnoso tubero, molto nutriente, originario del sud America.
Questo tubero è ricchissimo di vitamine e minerali, ma attenzione! Contiene cianuro.
Si consiglia di consumarla sempre cotta, dopo averla lavata e sbucciata accuratamente e lavata nuovamente.
3. I fagioli e la fitoemoagglutinina
I fagioli rossi sono un alimento cui non si può fare a meno per una dieta equilibrata. È bene, però, consumarli dopo averli lasciati in ammollo nell’acqua e solo se sono ben cotti. Mai mangiarli al dente. La fitoemoagglutinina, la tossina contenuta in questi legumi, potrebbe provocare mal di pancia e, nei casi più gravi, emorragie gastrointestinali.
4. Le melanzane e la solanina
Le melanzane, così come le patate, contengono solanina.
5. I wurstel e la listerina
È errato consumare i wurstel crudi, anche se sappiamo che quelli che compriamo al supermercato sono precotti.
Questo alimento, già di per se poco salutare, potrebbe essere contaminato dalla listerina, un batterio che possiamo eliminare solo con la cottura.
6. Il latte e la salmonella
Se si vuole consumare il latte definito “crudo” o latte fresco sfuso cioè il latte allo stato naturale, commercializzato sfuso in fattoria o negli appositi distributori di latte alla spina, non pastorizzato e non impacchettato. Attenzione!
Potrebbecontenere E.coli e/o salmonella, batteri nocivi che vengono eliminati nel processo di pastorizzazione.
7. I germogli e l’Escherichia coli
I germogli sono considerati l’alimento del futuro. Nei negozi, specialmente bio, troviamo sempre più germogli di vari tipi, e questi alimenti stanno diventando parte fondamentale della nostra dieta; ma, se crescono in ambienti caldi e umidi, possono favorire la proliferazione di batteri come E.coli, salmonella e listeria.
È fondamentale, quindi, acquistarli freschi, lavarli in modo accurato e consumarli cotti.
8. Le mandorle amare e l’acido cianidrico
È risaputo che le mandorle amare contengono acido cianidrico.
9. La farina e gli amidi crudi
Le farine nel loro percorso dal campo di grano allo scaffale del supermercato è possibile, anche se non obbligatoriamente, che siano state contaminate da agenti patogeni come l’E.coli. Fondamentale, quindi, consumarle previa cottura.
Ma non solo. Il vero pericolo è rappresentato dagli amidi crudi (come abbiamo spiegato per le patate) resistenti alla digestione e che possono provocare mal di pancia e gonfiore.
Fonte: Corriere della Sera