La pasta è considerata da molti nemica della linea, ma se consumata moderatamente può addirittura aiutarci a mettere via la pancetta e mantenere la linea.
Quando ci si mette a dieta si è erroneamente convinti che sia indispensabile eliminare il consumo di carboidrati, ma, da una ricerca condotta su oltre 20 mila adulti introdotti in due grandi studi osservazionali, pubblicata sul Nutrition and Diabetes, è emerso che questa convinzione è del tutto sbagliata.
Lo studio ha rilevato che chi consuma porzioni di pasta adeguate al proprio fabbisogno calorico non solo ottiene una circonferenza vita migliore, ma ha anche un indice di massa corporea più basso.
E i benefici del consumo di pasta non sono finiti qui.
Facendo attenzione a dosi e preparazione, includere questo alimento nella nostra dieta è un ottimo accorgimento per la salute del nostro organismo. Ma ad alcune condizioni:
– È fondamentale prediligere pasta di semola di grano duro o integrale
– La cottura deve essere ”al dente”
– I condimenti da preferire sono i così detti “sughi leggeri”: pomodoro, verdura, legumi, pesce e olio extra vergine di oliva.
– I condimenti da evitare sono: carne rossa, salumi o insaccati, panna e burro
La porzione di pasta, per chi svolge un lavoro sedentario, dovrebbe essere di circa 60 grammi.
È consigliato, ci spiega Il Corriere della Sera, consumare in alternanza con la pasta cereali come riso, orzo o farro.
Imparare ad utilizzare la pasta come “piatto unico” può essere un buon alleato della nostra linea. Si può integrare il pasto, all’occorrenza, con yogurt, verdura e frutta fresca.
È importante precisare che la pasta non è un cibo a “calorie zero” .
Una delle ipotesi per spiegare il fenomeno scaturito dalla ricerca sopracitata è che spesso chi rinuncia alla pasta, la sostituisce con altri alimenti molto meno salutari di quest’ultima, come carne, salumi, formaggi o cereali contenenti zuccheri semplici.
Il risultato sarà dunque una dieta poco bilanciata e di conseguenza aumento di peso.
