Trasmissione malattie veneree, la gonorrea è la più diffusa: +78%
Le malattie veneree sono infezioni a trasmissione sessuale e tra tutte la gonorrea è quella più diffusa e che sta creando allarme perché ormai è multiresistente ai farmaci e, riporta Adnkronos, sta uscendo dal controllo dei sistemi sanitari.
Come per altre malattie infettive quali clamidia e sifilide, per ora non ci sono vaccini contro la gonorrea. Ma una soluzione potrebbe arrivare in futuro dal vaccino contro la meningite: “Il batterio della gonorrea e’ parente del meningococco e, analizzando i dati della vaccinazione anti-meningite in Nuova Zelanda, ci siamo resi conto che l’incidenza della gonorrea era diminuita del 30%,” ha spiegato Rino Rappuoli, capo ricercatore GSK Vaccines che, nel corso di un incontro a Siena con i giornalisti dedicato alla meningite.
Nel mentre, però, il problema permane. In Europa l’incidenza della gonorrea è cresciuta del 78%, dal 2008 a oggi. E in Italia, si legge sul Corriere della Sera, “si attestano ogni anno all’incirca un centinaio di casi, di cui più della metà asintomatici sia nell’uomo che nella donna, rendendo l’arresto della diffusione della malattia un problema ancora più serio e preoccupante”.
Si stima, per di più, che anche nel nostro Paese il numero di diagnosi annue sia destinato a crescere.
Trasmissione malattie veneree, i sintomi della gonorrea
Pierangelo Clerici, presidente dell’Associazione microbiologi clinici italiani (Amcli) e direttore dell’Unità Operativa di Microbiologia dell’ASST Ovest Milanese, ha spiegato al Corriere che la gonorrea si manifesta in modo diverso a seconda del sesso:
“Nella donna l’infezione può restare “silente”, senza dare cioè alcun segno di sé, ed essere scoperta solo in seguito alla diagnosi di uretrite gonococcica nel partner sessuale. Oppure può caratterizzarsi con una cervicite mucopurulenta e/o sanguinamento da contatto, dolore al basso ventre e infezioni faringee e anali”.
Nell’uomo, invece, “può comparire con secrezioni uretrali o anali, infezioni rettali o faringee spesso asintomatiche e/o proctiti, una particolare infiammazione dell’intestino retto. «La complicanza più probabile nell’uomo è l’orchite – aggiunge il professore -, un’infiammazione importante dei testicoli, responsabile di alcuni casi di infertilità”.
Leggi l’articolo integrale sul Corriere della Sera.