Come prevenire il tumore con l’olio di fegato di merluzzo
È il tumore più diffuso in Italia, perciò abbiamo pensato di darvi qualche informazione su come prevenire il tumore del colon-retto.
Anche perché curarlo è molto difficile: solo l’11% dei pazienti con tumore del colon-retto è vivo a 5 anni. Questi dati non lasciano scampo e suggeriscono che l’arma migliore è la prevenzione. E allora usiamola senza pietà.
In un interessante articolo a firma di Mario Pappagallo sul Corriere della Sera, il gastroenterologo Luigi Ricciardiello parla degli effetti benefici dell’olio di fegato di merluzzo: questo cibo è in grado di prevenire il cancro colon-rettale, contrastare le infiammazioni che causano neoplasie e vari disturbi e abbassa il colesterolo. Un superrcibo insomma.
Si chiama Epa, acido eicosapentaenoico, la sostanza benefica presente nell’olio di merluzzo che risulta utile nella prevenzione dei tumori e si tratta di uno speciale Omega-3.
Sono necessari ulteriori studi, ma nel corso di una sperimentazione una paziente che assumeva l’olio di fegato di merluzzo ha visto diminuire la formazione di polipi nel colon. Polipi che poi si trasformano in tumori. Leggiamo sul Corriere: “«Qualche anno fa, durante un controllo casuale, mi furono scoperti numerosi polipi nel colon, rimossi durante la colonscopia. Da ulteriori accertamenti, pur non essendoci un riscontro genetico, emerse che probabilmente ero affetta da poliposi familiare attenuata: nel colon si formano numerosi polipi, che se non rimossi, crescono e possono trasformarsi in tumori, rendendo necessaria la rimozione del colon. Mi fu detto che non c’era alcun trattamento preventivo disponibile e che l’unica soluzione sarebbe stata la periodica rimozione dei polipi in fase iniziale, prima della trasformazione in tumori, tramite periodiche colonscopie. Nel corso di due anni mi hanno così rimosso una trentina di polipi». La paziente è un’importante imprenditrice quarantenne. Chiede l’anonimato. La sua vita è cambiata da quando ha incontrato Luigi Ricciardiello, 45 anni, gastroenterologo dell’Università di Bologna (Sant’Orsola). Un «cervello in fuga» rientrato in Italia dopo San Diego (Università della California), dove ha studiato le alterazioni molecolari nel cancro colorettale, e dopo il Baylor University Medical Center di Dallas (Texas), dove ha sperimentato nuove chemioterapie. Dal luglio 2009, grazie anche ai fondi dell’Airc, Bologna lo ha accolto nel centro diretto da Franco Bazzoli. Qui ha cominciato a collaborare con Andrea Belluzzi e qui lo ha incontrato l’imprenditrice nella sua «caccia» al farmaco antipolipi: «Ho consultato i maggiori esperti in Italia e negli Stati Uniti e ho saputo dello studio del Sant’Orsola sugli effetti di uno speciale Omega-3. Un integratore alimentare senza controindicazioni. E ho chiesto di far parte della sperimentazione. Dall’inizio dell’assunzione dell’integratore (due anni fa) la formazione dei polipi si è fortemente rallentata e in questo intervallo è stato identificato e rimosso un solo polipo di tre millimetri. Oltre ogni più rosea aspettativa».”
Come prevenire il tumore con la dieta
E il dottor Ricciardiello dà anche qualche consiglio su come prevenire i tumori a tavola:
“Pesce 2-3 volte la settimana, poca o nulla carne, drink di polifenoli e antocianine (abbondanti nelle arance), verdure. Quasi il 70% dei tumori potrebbe essere prevenuto se tutti avessimo stili di vita corretti. Anche l’obesità è cancerogena. E un metabolismo scorretto può trovare l’equilibrio grazie alle antocianine delle arance. Quelle della «Salute», in particolare, se comprate domani nei punti Airc aiutano anche la salute della ricerca”.