Lo scompenso cardiaco può essere causato dai farmaci antinfiammatori?
Il dolore lo fanno passare, ma il costo è caro. Lo scompenso cardiaco può essere causato dall’assunzione di Fans (Farmaci antinfiammatori non steroidei), che milioni di pazienti italiani usano per alleviare i dolori dell’artrite.
È quanto rilevato da uno studio dell’università di Milano-Bicocca, pubblicata sul British Medical Journal, che lega questi farmaci a un maggior numero di ricoveri ospedalieri per scompenso cardiaco.
Il rischio aumenta, ed è è direttamente proporzionale al dosaggio, per 7 principi attivi tradizionali: diclofenac, ibuprofene, indometacina, ketorolac, naprossene, nimesulide e piroxicam. E la probabilità di essere colpiti da questo disturbo aumenta anche con l’uso di due inibitori della COX-2, etoricoxib e rofecoxib.
I fans aumentano lo scompenso cardiaco? Pareri contrastanti
Repubblica.it riporta l’opinione sui risultati dello studio di Alberico Catapano, ordinario di Farmacologia presso l’Università Statale di Milano e direttore del Centro Studio Aterosclerosi dell’Ospedale Bassini: “Trattandosi di uno studio di popolazione ha il vantaggio dei grandi numeri ma sono inevitabili alcuni errori che possono essere dovuti, per esempio, alla selezione dei pazienti. Tuttavia, le conclusioni sono chiare e riconfermano che esiste una forte relazione tra questi farmaci e lo scompenso cardiaco”.
E il presidente della Società Italiana di Cardiologia Francesco Romeo invita alla cautela:
“È vero che alcuni Fans e Coxib possono influire, per esempio, nel gioco tra prostaglandine e ciclossigenasi peggiorando il meccanismo di formazione della placca e la capacità di autoregolazione della vasodilatazione ma non per questo si può concludere che questa classe di farmaci provochi lo scompenso cardiaco”.