Cupping therapy: la tecnica cinese per migliorare la circolazione
La cupping therapy è balzata all’onore della cronaca durante i Giochi di Rio che si sono disputati in agosto quando un atleta americano, Michael Phelps, si è presentato in piscina con dei cerchi rossi sulla pelle.
Se ne è parlato anche sui social. Molti si chiedevano se fossero tatuaggi, ma si tratta in realtà dei segni drl ‘cupping’, una terapia della medicina cinese non riconosciuta ma molto apprezzata dagli amanti del benessere perché sarebbe in grado di migliorare la circolazione.
Come funziona la cupping therapy?
La cupping therapy o, se preferite in italiano, “coppettazione”, consiste nell’applicare sulla pelle un vaso del diametro di circa 5 cm che con il calore crea un effetto risucchio. Si pratica questa tecnica, come accennato sopra, per migliorare la circolazione.
Il cupping non è un’invenzione moderna, ma è un’invenzione della antica medicina cinese: come spiega ANSA, “vengono applicate sulla pelle delle coppette. Attraverso il riscaldamento si crea una pressione interna e l’applicazione dell’aria fa crea una tensione della pelle e dello strato muscolare. La coppetta può essere fatta scivolare producendo una sosrta di massaggio e decontratturazione”.
Il nome, leggiamo su Wellme, “deriva dagli strumenti utilizzati: ci si serve, infatti, di coppette, vasetti del diametro di 5 cm circa che vengono applicati sulla cute in precisi punti, spesso coincidenti con quelli individuati per l’agopuntura, per ottenere l’effetto terapeutico. Prima di applicarle sulla pelle, è necessario che all’interno delle coppette venga creato il vuoto.
A questo scopo è possibile procedere in due modi: attraverso l’utilizzo di una fiamma oppure mediante il vuoto meccanico. Il primo metodo è il più antico e l’unico utilizzato fino ad alcuni anni fa; si introduce nella coppetta, per alcuni decimi di secondo, un fiammifero acceso per determinare la fuoriuscita dell’aria permettendo in tal modo la formazione del vuoto. A questo punto si procede, molto rapidamente, ad applicare la coppetta sulla cute”.
Qui puoi leggere l’articolo di Wellme per approfondire…